(Autoproduzione 2024)
“Sequence” è il secondo album del trio veronese, ma che vive a Milano, con il quale continua il percorso, iniziato con il precedente “Float” del 2017, di un recupero delle sonorità a cavallo del 2000, caratterizzate da noise e post rock.
In ventidue minuti i We Fog hanno pubblicato sette brani, legati al tema dell’amore, descritto sotto diversi aspetti.
Il lavoro parte con la tirata ed implosa A Father’s Love, resa tesa come la tragica storia che tratta, vale a dire di un reale episodio accaduto in cui una ragazza ha ucciso tutta la sua famiglia, tranne il padre, che l’ha perdonata.
I brani più noise sono Meat Without Feet e Trees, quest’ultimo riguarda il modo in cui ci si relaziona al proprio io e al partner.
Più orientata al post rock, con venature di primo post-punk cureiano è Kind Warrior, il cui testo è centrato sulla storia di un uomo che ha lasciato tutto per proteggere gli orsi, dai quali sarebbe stato ammazzato.
Con “Sequence” il trio veronese ha trovato il perfetto equilibrio tra il noise e il post-rock.
Voto: 8,5/10