(Canti Magnetici 2024)
I due robusti CD che compongono la nutrita raccolta “Padre, fammi partire! A Tribute to Franco Battiato” (non esiste una versione digitale) rappresentano la sintesi plastica di questa compilazione di ben venticinque brani, che intende omaggiare in primis il lato più sperimentale (e spericolato) del cantautore siciliano. Lo stesso titolo è tratto da un verso della canzone Da Oriente ad Occidente, anno domini 1973 (album “Sulle corde di Aries”): un periodo mitizzato e nel contempo misconosciuto (“maxime” i dischi “Fetus” e “Pollution”, in generale la produzione 1972 – 76) una presenza uguale a nessun’altra in Italia. Il contributo è stato completato nella primavera del 2021, poco tempo prima della morte dell’omaggiato, ed è uscito in questo periodo.
Forse è una forzatura che alcuni intendano far iniziare l’ascolto dall’Alexander Platz giudiziosamente mutata da Maria Valentina Chirico (il pezzo più vagamente “canonico”, se così possiamo dire; e tanti saluti a Valery di Alfredo Cohen). Gli altri (molti) brani sono invece più complessi e sfaccettati, non usualmente sentiti ed enigmatici nello stile dell’etichetta Canti Magnetici di Donato Epiro e Gaspare Sammartano: sentite, a mero titolo d’esempio, Stranizza d’amuri nella caleidoscopica e diversissima (seppur vagamente riconoscibile) versione di Stefano Pilia.
Folate di synth, vaghi paesaggi lussureggianti, lontanissime voci a volte spettrali, rintocchi di pianoforte, echi svagati delle canzoni che furono: e questo è quanto.
Voto: 6,5/10
Bandcamp del tributo (Canti Magnetici)