Splinter Reeds ‘Dark Currents’

(Cantaloupe Music 2024)

Attivi da ormai un decennio, i giovani musicisti americani che fanno parte dell’ensemble Splinter Reeds – quintetto molto originale composto di soli strumenti ad ancia, nelle fattispecie corno inglese, clarinetto, clarinetto basso, sassofono e fagotto – sono specializzati nell’esecuzione di musica di autori contemporanei, spesso con lavori di loro commissione. In questo bellissimo Cd licenziato dalla Cantaloupe, il quintetto esegue due composizioni della lunghezza di circa venti minuti ciascuna, scritte in un unico movimento. Il primo di questi due lavori è firmato da Michael Gordon, colonna portante della stessa Cantaloupe e ormai tra i compositori più affermati ed eseguiti della sua generazione. La sua composizione, Tall Grass, inizia con la ripetizione insistita di brevi motivi circolari, che scorrono con energico vigore su binari poliritmici leggermente sfasati tipi dell’autore. A differenza di quanto succede in altre sue opere, tuttavia, il flusso melodico-ritmico non procede inesorabile, ma viene interrotto più volte da fasi di (apparente) riposo, innervate in realtà da una tensione sonora ed espressiva che va di pari passo con il fascino timbrico delle combinazioni strumentali esplorate da Gordon (come quella tra il canto rauco e prolungato del sassofono e le linee spezzettate e vagamente “funky” del clarinetto basso). In questo modo, Gordon costruisce una sorta di narrazione astratta, che segue un percorso in qualche modo opposto a quello disegnato da Paula Matthussen nel suo Antenna Studies. Nel caso di Matthusen, infatti, si parte con un ambiente sonoro rarefatto, statico, in cui trovano posto anche suoni preregistrati e interpolati elettronicamente, ma che si fa via via più “popoloso” e (ritmicamente) animato. Due stili sicuramente diversi, quelli di Gordon e Matthusen, ma egualmente interessanti ed emozionanti, grazie anche alla straordinaria bravura e al sound unico di queste “ance scheggiate” (Splinter Reeds).

Voto: 7,5/10

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