(Artetetra 2024)
Fin dalle prime battute, il duo italico che sta dietro al progetto Marchants – Alberto Ricca alias Bienoise e Davide Amici, già all’opera con “Yerevan Tapes” nel 2016 – colora “MARROW” con due forti toni paralleli, che comunicano tra loro in consistente contrasto: delle basi elettroniche ritmate, in qualche modo similari a una forma di basica “techno”, finanche rallentata (The Council Below, Mortar Song) e polimorfi richiami anche librari e “altri” (primo esempio lampante, l’etnico neanche tanto immaginario di Gamma e Ocra). Il disco in pratica vive di questo continuo “batti e ribatti” (primi esempi il battito liquido e lungo di Weaving the Snakes sorvolato da lontani echi analogici, i ricami arabeggianti di Desert Magnet ripresi all’ordine da un “motorik electro” niente male) che rimbalza la palla metaforica da una parte all’altra.
Non male, dopotutto.
Voto: 6,5/10