(Nakama Records 2024)
Un debutto discografico davvero pregevole, quello del batterista norvegese Andreas Wildhagen, alla guida dello Spiralis Quartet: formazione che comprende, oltre al citato leader, anche Kasper Vaernes (sax alto e soprano), Anja Lauvdal (pianoforte e sintetizzatori), e Adrian Myhr (contrabbasso). Ciascuna delle dieci tracce (complessivamente brevi: solo una si estende sopra i 5 minuti) contenute nel Cd licenziato dalla Nakama Records parte da un’idea melodica o ritmica chiara e perentoria, per poi seguire percorsi differenti. In alcuni casi, essa fornisce lo spunto per improvvisazioni collettive di grande energia e dinamicità, mentre altrove viene ripetuta e solo leggermente variata, creando in tal modo scenari maggiormente statici ma non meno affascinanti. Talora affiorano motivi che possono richiamare la musica folk. La sintonia e l’interplay tra i musicisti sono di primissimo livello. Il sound è potente ed elegante, corposo e compatto. La freschezza del materiale melodico e ritmico, l’attenzione ai dettagli, il perfetto bilanciamento tra parti scritte e improvvisate, sono le chiavi della bellezza di questa musica, che ambisce anche, secondo le intenzioni dell’autore, a rivitalizzare la società e a sensibilizzarla su temi come il rispetto della natura.
Voto: 8/10