Saagara ‘3’

(tak:til 2024)

Il polistrumentista polacco Wacław Zimpel – virtuoso del sassofono e del clarinetto, ma soprattutto abile manipolatore di strumenti elettronici – non è nuovo a incursioni nella musica orientale, come dimostrano le recenti collaborazioni con illustri esponenti delle tradizioni musicali giapponesi (“Japanese Journal Vol. 1”, sempre del 2024) o con il cantante indostano Siddartha Belmannu (che figura, insieme a Zimpel e a Shakleton, nell’album “In The Cell of Dreams” del 2023). Questo terzo capitolo discografico (a sei anni dal precedente) del progetto denominato Saagara lo vede al fianco di quattro talentuosi musicisti indiani, che rispondono ai nomi di Giridhar Udupa (ghatam, cajon, percussioni), Aggu Baba (khanjira, talking drum, percussioni), K. Raja (thavil), e Mysore N. Karthik (violino). Le sei tracce qui registrate costituiscono la sua personale rilettura della musica classica carnatica: le pulsazioni elettroniche imbastite da Zimpel si intrecciano con le figurazioni ritmiche e le suadenti melodie proposte dai suoi colleghi indiani, creando intrecci polifonici e poliritmici tanto fitti quanto inebrianti. Il sax e il clarinetto di Zimpel si inserisce in tali trame, ora amplificandone l’effetto propulsivo, ora guidandone il flusso organico verso nuove rotte. L’energia sprigionata da questi brani – per descrivere i quali lo stesso musicista polacco usa l’espressione “folk interstellare” – è straordinaria e contagiosa, e conduce a una sorta di “trance cosmica” che può far venire alla mente i lavori degli anni Settanta di Terry Riley, sebbene il taglio relativamente breve (mediamente, tra i cinque e sette minuti per ciascun brano) canalizza l’ascolto verso forme compiute, nelle quali composizione e improvvisazione, trascendenza e immanenza, magicamente si fondono.

Voto: 8,5/10

Waclaw Zimpel Bandcam Page

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