(SĀMA Records 2024)
Il suono della band KĀMA di Pesaro è un continuo accennare a sonorità che hanno le radici negli anni `80, ma rifatte in modo originale, quasi che fossero invecchiate leggermente, senza troppe rughe, mantenendo quel fascino che le rende immuni all’invecchiamento precoce dovuto alla frequentazione dei social, capaci di rendere effimera qualunque tipo di proposta.
I quattro della band sono Cristoforo Magi, Luigi Maggitti, Paolo Maggitti, Antonio Donadeo, a questi si aggiungono nei vari brani ospiti importanti, dal trombettista Fabrizio Bosso sull’ultimo dei nove brani, a sezioni di fiati e solisti vari.
Si procede con successo abbattendo palizzate e le divisioni fra i generi, mantendo allo stesso tempo una coerenza di fondo dovuta alla comune visione del gruppo intero abile nel conglobare stili diversi e i diversi ospiti.
È un rock molto speciale che sfugge alla voracità dei tempi odierni, qui ci si invita ad ascoltare con attenzione godendo della musica e dei testi, come già fatto da tanti grandi, da David Bowie a Brian Ferry a Elvis Costello, ognuno con la sua forte personalità e le sue idee da proporre al pubblico.
Un disco originale, che ha le qualità per restare al di là delle mode del momento.
Voto 8/10
