Matar ‘Archaeoacoustics’

(Sleepers Records 2024)

Della Sleepers Records abbiamo parlato qui, scambiando quattro chiacchiere con il creatore Sacha W. Bonaffini. Adesso parliamo nello specifico di questa produzione targata Matar, progetto di Adi Newton (TAG /SOON/ Spectral Unit / Clock DVA), presenza costante nelle lande digitali di Kathodik, con il ricercatore americano in E. V. P., Michael Esposito e la violinista americana e professoressa di Arte all’UC Santa Barbara, Sarah Rosalena Brady. Questo progetto reca la data di inizio nel 2016, e si sviluppa per 5 anni in una serie di eventi speciali tra Stati Uniti ed Europa, utilizzando registrazioni provenienti dal complesso di Stone Henge e dal sito archeologico di Hurles a Minions in Bodmin Moor, nella Cornovaglia. Per arrivare al 2024, l’anno della pubblicazione del risultato in vinile.
Dalla presentazione leggiamo che “questo progetto di ricerca si basa sull’archeoacustica e mira a trovare aspetti delle teorie archeologiche e astrofisiche in relazione ad antichi sistemi di spiritualità, di credenze e di concetti metafisici, ed esplora queste relazioni con la psicoacustica, attraverso l’uso di particolari frequenze audio. Il nome MATAR deriva dal nome frigio che significa “Madre”. A Pessinos, in Frigia, la dea madre identificata dai Greci come Cibele assumeva la forma di una pietra informe di ferro meteorico nero, e potrebbe essere stata associata a Agdistis, la divinità montana di Pessinos. Non abbiamo nessun testo che ci permetta di attestare il carattere e la natura originaria del culto frigio di Cibele. Le immagini e l’iconografia in contesti funerari e l’ubiquità del suo nome frigio Matar (“Madre”) suggeriscono che fosse una mediatrice tra i “confini del noto e dell’ignoto: il mondo civilizzato e quello selvaggio, il mondo dei vivi e quello dei morti”.
Dal testo all’ascolto, anzi ai ripetuti ascolti, l’album svela in profondità la sua affascinante complessità, con la sequenza di brani sapientemente progettata; orizzonti ambient si uniscono a visioni ancestrali, momenti di “elettronica” stasi meditativa si perdono in rivoli magmatici di suoni che appaiono e scompaiono, melodie che gradualmente aprono a scenari cosmici, misteri sonori che fanno capolino dai solchi del vinile… Un consiglio, cercatelo e perdetevi.

Voto: 8/10

Sleepers Records Bandcamp Page

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