Elli De Mon ‘Raìse’

(Rivertale Productions 2025)

Nuova opera della compositrice, cantante, scrittrice Elli De Mon, nom de plume di Elisa Munari, che si reinventa in questa avventura discografica, con il cantato che passa dall’inglese dei precedenti lavori al dialetto vicentino, sua lingua madre, e con l’oggetto del titolo dell’album, radici appunto, che l’artista sente il bisogno di ricercare per farle rivivere. E lo fa attraverso l’ispirazione datale da una leggenda che aleggia nei suoi luoghi natali, il paese di Santorso, attraverso cui racconta di un uomo di nome Orso che ha smarrito la “retta via” nella sua vita, e che camminando ritorna gradualmente a sé. Dichiarato Santo dalla Chiesa Cattolica, Elli De Mon presenta la sua figura e le sue peripezie esistenziali, in quanto essere umano fallibile e fragile. In questo racconto sul pentagramma si fa accompagnare dai Raìse: Marco degli Esposti alle chitarre e Francesco Sicchieri alla batteria, che si amalgamano con Elli de Mon per dare potenza alla narrazione. Narrazione che si disvela attraverso i dodici brani, dodici tappe che si impregnano di ballate blues viscerali, cavalcate desertiche che rimandano ai Sixteen Horse Power, primo nome che viene in mente per la forza del racconto, per la potenza della musica, per la lacerante visione creata dalle parole, furia punk lasciata libera di percuotere, suoni che aggrediscono l’ascoltatore, lo attanagliano come radici che lo scaraventano al suolo e lo ammaliano con i suoni e le visioni. E dato che anche l’occhio vuole la sua parte, Elli De Mon completa il progetto con un bell’album illustrato dall’artista Luca Peverelli, che rende visivi i racconti della leggenda di Orso.
Un ascolto tira l’altro, ogni ascolto scende più in profondità… che dire, ottima prova, bel disco, radici salde!!!

Voto: 9/10

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