(USG / Dissipatio 2025)
Da fine ottanta, Craig Varian (insieme a Jonathan McCall scomparso nel 2020), porta avanti il progetto 400 Lonely Things.
Sgranature cinematografiche sull’allungo psichedeliche, intrise di malinconia dark (circa “Grano Rosso Sangue”).
Giochi di ricordi all’apparenza (spesso inganna) preziosi, scordati e ricomposti su sfondo blu, non esente da foschia lattiginosa.
Tredici atmosferiche lente movimentazioni, per leggeri concretismi, field recordings ed elettronica.
Soffici e sospese, parecchia luce ad attraversarle, quel che l’occhio percepisce e il colore descrive, difficile da esprimere.
Tra Coil (post “Love’s Secret Domain”) e Basinski loop.
A planare, fra luminarie di neon/degrado urbane, terra cotta dal sole ed amniotiche torpidezze.
Di quelli belli persuasivi .
Voto: 7,5/10
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