Questa volta il mio pellegrinaggio sonoro da “spider” musicale della sonosfera, mi riporta ad un progetto, curato dal ricercatore musicista Raffaele Pezzella, denominato Unexplained Sound. Alcune uscite di questa interessante creazione stanno approdando sulle rive digitali di Kathodik, ma come mio solito, ho ritenuto necessario approfondire la filosofia che riveste il network e le varie propaggini musicali che lo rendono interessante e degno di ascolti. A voi la lettura
Qui trovate la traduzione in inglese
Da dove parte l’idea di fondare il progetto network Unexplained Sound?
Nel 2011-2012, dopo uno iato di quasi 12 anni dai miei primi esperimenti musicali usciti nel 2000 sotto la sigla di “Memorie Elettroniche Sonore”, sono ritornato a produrre musica elettronica come Sonologyst, il mio attuale progetto personale. In quegli anni per farmi conoscere mi iscrissi a vari social network dove presentavo i miei brani. Oltre a far conoscere queste mie auto produzioni, mi dilettavo a scrivere mini recensioni di musica altrui e così, in brevissimo tempo (all’epoca i cosiddetti social funzionavano davvero bene per farsi conoscere, diversamente da oggi che sono diventati sostanzialmente piattaforme a pagamento se si vuole avere un minimo di visibilità), si creò una nutrita community on line di appassionati, musicisti e non, i quali cominciarono a spingermi verso la creazione di una label e di un programma di streaming radio per dare ulteriore risalto a quei contributi. Spinto da questo genuino entusiasmo nel 2015 creai la label Unexplained Sounds Group e il programma web radio The Recognition Test, arrivato oggi all’edizione # 360, mentre parallelamente continuava il mio lavoro con Sonologyst. Si cominciò quindi per gioco, passione, curiosità, entusiasmo per la sperimentazione musicale. Non avrei immaginato all’epoca che la cosa si sarebbe espansa, tanto da portare alla creazione negli anni successivi di due labels sussidiare (Eighth Tower Records nel 2017, ZeroK nel 2020 ), all’acquisizione della label svedese Reverse Alignment nel 2021 (la label era in via di chiusura e decisi di rilevarla), alla nascita di una sezione dedicata alla pubblicazione di libri di dark fiction, e di un web magazine di musica e mitologie moderne ((Eighth Tower) sulla piattaforma Patreon.
Su quale genere musicale si orientano le sussidiarie Eighth Tower Records, ZeroK, Reverse Alignment? Perché?
Non si tratta tanto di generi che caratterizzano le mie labels, sebbene in termini di estetica musicale qualche differenza c’è, quanto piuttosto del modo con cui ultilizzo questi contenitori musicali. Ad esempio la Eighth Tower, sicuramente specializzata su produzioni dal taglio dark / industrial, si è evoluta come soggetto che crea collegamenti tra la musica e varie forme di arte quali il cinema, la letteratura, le arti visive, attraverso la pubblicazione sia di album e compilation sia di libri di dark fiction, in entrambi i casi dedicati a figure cruciali del mondo della cultura underground e non. Si tratta da una parte di un modo di omaggiare delle personalità artistiche e del mondo della cultura che hanno contribuito in modo determinante alla mia formazione (D. Cronenberg, Lucio Fulci, Z. Beksinski, A. Tarkowskij, H.P.Lovecraft), ma anche di esplorare i potenziali incroci sinestetici e le sinergie artistiche. Dall’altra parte la ZeroK nasce invece quale contenitore di progetti orientati più alla science fiction e alla hauntology (J. Ballard, l’immaginario della guerra fredda e le teorie sugli alieni). Per la Reverse Alignment il discorso è diverso trattandosi di una label che non ho creato io, ma l’ho acquisita nel 2021 dopo 14 anni dal suo lancio in Svezia. In questo caso ho cercato di mantenere l’angolazione della label focalizzata sulla ambient sperimentale e minimalista, ma al contempo inserendo lavori di musicisti attenti e inclini alla musique concrete come Richard Bégin.

Parlaci del programma web radio The Recognition Test.
Come dicevo è nato subito a ridosso della label Unexplained Sounds Group (credo alcuni mesi dopo) e si propone come scopo quello di promuovere la musica underground ambient e sperimentale. Nel corso di 10 anni di vita è stato notato non solo dagli artisti che mi contattano per presentare i loro lavori, ma anche da diverse stazioni radio sparse per il globo, che mi hanno chiesto di replicarlo nei loro slot. Quindi subito dopo il mio streaming che si può ascoltare ogni due Venerdì sul magazine di Eighth Tower, viene ritrasmesso da stazioni radio in UK, US, Canada, Italia, Grecia, formando quindi un network molto utile per i musicisti in cerca di ascolti radio per la loro musica.

Parlaci del tuo progetto Sonologyst.
E’ il mio modo di tradurre in suoni la mia passione per i documentari, in particolare di argomento scientifico e para scientifico. O se vogliamo di dare un contesto organico/tematico al piacere di sperimentare in ambito di musica elettronica. Inizialmente ero partito con esplorazioni sonore di vario tipo, a volte anche un po’ randomiche e disorganizzate, ma nel tempo si è consolidato uno stile e un orientamento tematico che per ora caratterizza pienamente il progetto sia nelle ultime uscite sulla label inglese Cold Spring, sia in vista di lavori futuri. Quando invece di recente ho avuto voglia e tempo per sperimentare liberamente al di fuori di un tema ho preferito avere delle collaborazioni come quelle con Maurizio Bianchi, l’americano David Lee Myers e lo svedese Lars Bröndum.

Le pubblicazioni dell’Unexplained Sound Group escono in cd e in digitale. Hai mai pensato al vinile? Quale formato pensi esprima al meglio la visione musicale del network?
Sicuramente il cd, talvolta cdr, più raramente la cassetta che è un mezzo che comunque amo molto per ragioni affettive. Non ho mai preso seriamente in esame l’idea di stampare vinili per le mie produzioni o quelle altrui, in quanto si tratta di un mezzo poco flessibile, molto dispendioso, e dinamicamente limitato per certi generi musicali. Mi fa comunque piacere che il vinile gode di buona salute e non sia defunto in quanto tutto quello che è fisico costituisce una resistenza al dilagare del fenomeno streaming che è il pericolo numero uno per le piccole labels indipendenti, per non parlare del deterioramento della qualità media della musica seguito al dilagare dello streaming e della cultura dell’ascolto random privo di attenzione e riferimenti reali.

Che ne pensi delle coproduzioni tra label discografiche?
Sono un ottimo strumento per superare le barriere dei costi di produzione, purchè avvengano tra labels che oggettivamente hanno un DNA comune.
Che ne pensi dei social per promuovere la conoscenza e l’ascolto della musica dell’Unexplained Sound Group?
Essendo le mie labels nate a partire dalle communities dei social ovviamente non posso pensarne male, ma è oggettivo che i vari Facebook, Instagram, YouTube etc… sono passati nel giro di 15 anni dall’essere degli effettivi luoghi di condivisione e potenziale visibilità legata ai contenuti, a macchine da soldi che provano a farti spendere il più possibile pena lo shadowing, ossia l’oscuramento di fatto delle pagine degli account da parte dell‘algoritmo. Diventa quindi sempre più importante avere un bel rapporto e una reale condivisione di contenuti culturali con i propri affezionati followers piuttosto che tentare di aumentare la community sui social (che pure è una strategia da perseguire, ma non è più la principale).
Che ne pensi di un libro che racconti la storia del progetto?
Mi fu proposta una mini biografia qualche anno fa da parte di un giornalista di cui per privacy non dico il nome nè la testata per cui scrive, ma poi non se ne fece nulla. Forse un qualcosa a capitoli che parli dei primi 10 anni del network potrebbe anche essere pubblicato sul magazine Eighth Tower, e poi in un secondo momento raccolto in un volume monografico, ma avrei bisogno di un volontario che mi aiuti.
Nuove uscite in cantiere?
Si, è in uscita il nuovo album di The Great Old Ones, il mio side project dedicato ai Grandi Antichi e al cosmicismo lovecraftiano; subito dopo pubblicherò un progetto dedicato al maestro della science fiction americana Philip K. Dick. Inoltre sto lavorando alla creazione di un podcast in cui musica e altri campi dell’arte, culura e creatività si incroceranno per esplorare tematiche care a me e ai miei followers.
Links:
https://unexplainedsoundsgroup.bandcamp.com
https://eighthtowerrecords.bandcamp.com
https://www.patreon.com/eighthtower
https://sonologyst.bandcamp.com
https://zerok.bandcamp.com
https://reversealignment.bandcamp.com