Casserley-Illvibe-Morgan-Sjöström-Quartet ‘Live At the Club Polnischer Versager, Berlin 2016’

(uniSono Records 2017)

Onklaguta e Gutaonkla (parole di cui ignoro il senso, sicuramente arcano) sono i titoli delle due lunghe tracce (rispettivamente circa 32 e 24 minuti) che compongono questo album live. I musicisti di diverse nazionalità che formano il quartetto (Lawrence Casserley, signal processing instrument (???); DJ Illvibe, turntables; Jeffrey Morgan, alto clarinet; Harry Sjöström, saxophones, ecc.) non hanno mai suonato insieme prima d’ora e accettano la sfida di collaborare, on the spot, alla costruzione di percorsi e ambienti improvvisativi. Ne risulta una session d’improvvisazione caratterizzata dagli arabeschi dei fiati puntellati e sostenuti dall’elettronica. Musica elettronica viva, per riprendere il nome di uno storico gruppo. Proprio l’elettronica si occupa dei ritmi e dei soundscapes atmosferici (tappeti sonori, voci e musiche preregistrate, suoni e rumori campionati, loops ecc.) che permeano lo spazio acustico e indirizzano il tono delle risposte dei fiati, spesso invitati a contribuire alla generazione degli ambienti sonori e a intensificare la tensione: come nella parte finale della prima traccia, o al principio della seconda, dove lo slancio dei fiati è quello della free improvisation à la Evan Parker. Ma le cose più interessanti, mi pare, compaiono nell’ultima parte della seconda traccia, dove l’energia si fa più ritmica e il calore aumenta, anche quando, verso il finale, il suono, con un ultimo accenno del piano, sfuma nel silenzio, lasciando spazio ai saluti e all’applauso. Numerosi, quindi, gli episodi che attraggono favorevolmente l’attenzione dell’ascoltatore; a volte, però, i momenti di attesa e di ricerca di momenti propizi sono troppo diluiti.

Voto: 8

Alessandro Bertinetto

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