(Moonlee 2016)
A Quattro anni dal precedente lavoro i serbi, da Belgrado, Repetititor, tornano in pista con un nuovo travolgente disco. Questo trio si esprime con un post-rock con intriganti e perverse derivazioni noise, che in qualche occasioni sfociano nel grunge nirvaniano.
Cantano in serbo, ma il sound è profondamente indie-rock Usa a partire da quell’inno indie-noise-shoegaze-post-punk di Suzeni snovi, passando per l’omaggio alle Sleater-Kinney della title-track e approdare la noise-grunge e corrosivo in odor di Hole di Jataci.
La seconda parte del disco è molto più improntata sul grunge di stampo nirvaniano, vuoi quello primordiale e più vicino al sound dei Mudhoney di Ako te ikada, vuoi in modo rocambolesco e nel difficile equilibrio tra lo stesso grunge e il post punk più sboccato di Beskraj.
Insomma dall’est giungono venti carichi di ottima musica.
Voto: 7
Vittorio Lannutti