“RADU MALFATTI”
autore: Radu Malfatti
etichetta: Timescraper
anno di pubblicazione: 1997
con: Radu Malfatti, Clemens Merkel, Joanna Becker, Konrad von Coelln, Marcus Kaiser.
Se c’è un uomo che può vantare una paternità nei confronti della nuova musica improvvisata è Radu Malfatti, geniaccio dall’intenso passato che, all’inizio degli anni Settanta, lasciò la natia Austria per trasferisti, dopo aver sostato brevemente ad Amsterdam, sulle rive del Tamigi. Là collaborò con vari ensemble, fra cui la Brotherood of Breath di Chris McGregor e il Ninense di Elton Dean. Relativamente agli anni più recenti, invece, si ricordano lo stratosferico trio con Thomas Lehn e Phil Durrant e la King Übü Örchestrü. In Die Temperatur Der Bedeutung è possibile ascoltare il trombone dello stesso Malfatti, il quale plasma la pasta sonora con il consueto piglio assurdo che potremmo definire buñueliano. È qui che viene portata a compimento la ricerca dei Christmann, dei Mangelsdorff, dei Rutherford e degli Schiaffini, fino a riscrivere totalmente lo strumento, seguendone l’inclinazione al grottesco, sezionandolo, amputandolo delle corde vocali fino a renderlo roco, fioco, muto… relegandone l’espressione al soffio, al rantolo, al raschio e alla gestualità. Un utilizzo atipico e diverso che è possibile applicare anche ad altri strumenti a fiato, ma non solo, come mostra la trasposizione di tale sarcasmo in Das Profil Des Schweigens, improbabile scrittura per quartetto d’archi, se non, addirittura, parodia del concetto stesso di quartetto d’archi, a partire dal fatto che i quattro strumentisti hanno registrato separatamente e in date diverse. Gli strumenti, ogni volta che vengono sollecitati, soffiano come gattoni in calore, in una sequenza minimale e ripetitiva più prossima all’esplorazione del rumore puro che non alla musica comunemente intesa. Con questo disco, Malfatti consegna il suo nome alla storia.