“TRILOGIE DE LA MORT”
autore: Eliane Radigue
etichetta: XI
anno di composizione: 1988-1993
con: Eliane Radigue.
Eliane Radigue è un autentico geniaccio, la sua importanza oltrepassa l’aspetto musicale e, per entità, può essere paragonata con nomi del calibro di John Cage, Ornette Coleman, George Antheill o Yasunao Tone, vale a dire con gli Einstein della musica contemporanea. Pensate che nel 1968 produsse un singolo (Σ=a=b=a+b) i cui lati A e B potevano essere ascoltati singolarmente oppure, facendoli girare a qualsiasi tipo di velocità permessa dal giradischi (16, 33, 45 o 78 rpm), sovrapposti in infinite combinazioni. Trilogie De La Mort è il monumentale capolavoro che ha richiesto un lungo periodo per essere terminato, circa otto anni funestati dalla morte del figlio Yves, e che, in un primo memento, si è concretizzata con la pubblicazione della sola prima parte nel 1992 (Kyema Intermediate States, evocazione dei sei stati del ciclo vitale per il buddismo che sono: nascita, sogno, contemplazione e/o meditazione, morte, luce pura, passaggio e ritorno). La stesura definitiva arriva soltanto nel 1998 ed è costituita da tre CD con altrettanti brani – Kyema, Kailasha e Koumé – ispirati rispettivamente al Bardö-Thödol (o Bar-Do-Thos-Grol), conosciuto come Libro Tibetano Dei Morti, ad un pellegrinaggio intorno al monte Kailas, considerato come il passaggio per raggiungere la suprema perfezione spirituale, e infine alla trascendenza della morte vista come ri-nascita. Il primo dei tre brani, data la complessa trama di riferimenti che lo sottintendono, è quello più ricco di variazioni ma anche gli altri non difettano in potere seducente. Accostatevi a quest’opera senza riserve, dacché la sua spiritualità è così elevata che l’abdicazione al suo fluire può rivelarsi come una delle esperienze più estasianti mai vissute.