“DISPOSABLE”
autore: Deviants
etichetta: Stable
anno di pubblicazione: 1968
con: Mick Farren, Sid Bishop, Russ Hunter, Duncan Sanderson, M J McDonnell, Tony Ferguson, Dennis Hughes, Stephen Sparkes, Pete Brown, George ?, Dick Heckstall-Smith, David Goodman, Jenny Ashworth, Karl Dallas, Andrew Johns.
I Deviants dell’agitatore Mick Farren tornarono, dopo un primo disco distribuito attraverso le rivista alternativa IT, con questa festa collettiva che prefigura le grandi comuni della tarda psichedelia californiana. Ma il piglio è quello del gruppo proto-punk, a iniziare dalla scritta ‘sterilized by gamma radiation’ che appare nell’interno di copertina. La famigliona raffigurata nella foto a doppia pagina raccoglie di tutto, funamboli e giocolieri, streghe e contafrottole, il sassofonista jazz Dick Heckstall-Smith e il poeta-paroliere Pete Brown, la (quasi) nullafacente Sandy e il non meglio specificato Boss. Dissacranti, mordaci, sfiziosi e instabili, i Deviants di “Disposable” sono una mina vagante nei cunicoli dell’ underground londinese. Musicalmente, al pari di tutti i gruppi garage (è così che vanno considerati), scheggiavano e riciclavano costole di primedonne come Animals, Dylan, Zappa e Doors, supplendo a questa relativa mancanza di originalità con la loro grande carica iconoclasta. Piccole ‘nuggets’ del calibro di You’ve Got To Hold On, Fire In The City, Let’s Loot The Supermarket, Slum Lord, Pappa-oo-mao-mao e Somewhere To Go rappresentano il rock stradaiolo di quell’epoca come nessun altro gruppo ha saputo fare (neppure Who, Pretty Things e Stones). A “Disposable” faranno seguito un terzo album, mitico per la suora con ghiacciolo della copertina, e il criptico “Mona – The Carnivorous Circus” a nome del solo Farren, poi il silenzio e un ritorno favorito dalla riscoperta del gruppo da parte dai giovani punk (il singolo Screwed Up del 1977 è micidiale). Ma la loro parabola, oltreché sulle sponde del Tamigi (Hawkwind), sarà accolta con entusiasmo a Detroit (MC5) come nell’Essex (Crass).