Jackie Kay ‘Bessie Smith’

Un Blues E Una Vita.

 

Segnatevi questo titolo e il nome della scrittice, oltre naturalmente quello di questa nuova casa editrice, tale Playground, che come si legge nella presentazione mette sul campo scrittori e tematiche omosessuali e etero, volti ad una migliore e più libera comprensione e interazione dei reciproci. Il bel libercolo in questione è la storia dell’incontro/amicizia/amore per una vita tra la scrittrice scozzese Jackie Kay, adottata in tenera età e uno dei dischi della cantante blues Bessie Smith, l’imperatrice del Blues, unica e sola a detenere e pretendere con tutta se stessa questo titolo. Dall’ascolto/consumo dei suoi brani durante la giovinezza, alla scrittura della sua biografia, come a voler ringraziare la Smith del conforto, dell’aiuto portato alla Kay nell’acquisizione della consapevolezza razziale ed esistenziale che la sua imperiale voce le ha dato nelle vicissitudini della sua vita.  Con passione e amore la scrittrice ricostruisce e racconta, oltre a fornire un documentato ed interessantissimo squarcio sul canto blues degli esordi (basterebbe questo all’acquisto), la storia di Bessie Smith, la nascita di questa turbinosa e debordante stella, i disperati amori etero e lesbici con chi la Smith decideva potesse/dovesse far parte del gruppo che si spostava in carovana in giro per l’America, portando l’imperatrice dovunque ci fosse un trono/palco da cui parlare/cantare e un pubblico in ascolto.  Il libro racconta tutto con dovizia di particolari e con partecipazione: il matrimonio con Jack Gee, che le diede tanto amore e conforto quanto dolore e botte e sopraffazione fino al suo tradimento/separazione e al sopruso/abuso della sua memoria postuma; la devozione/adorazione della sua amica e fedele compagna di viaggio Ruby,  le sfrenate e orgiastiche serate nei Buffet Flat, le sue stupefacenti incisioni, i suoi concerti, il suo dolore e la sua solitudine. Ogni evento narrato/scandito a tempo di blues, ogni pagina vergata con passione e precisione, con la scrittura della Kay che trascende nel racconto parlato, nel sogno e si reimmerge nella realtà. Un libro e una storia da leggere e rileggere.

 

 

Marco Paolucci