INDIEROCKET

live session al Club Zone

INDIEROCKETconcerti
presenta:

al Club Zone Via Campobasso 12 – Pescara
concerti ore 22.00 puntuali fine ore 00.30 puntuali.
a seguire Sounds “uno show radiofonico che non va in onda”
a cura di Umberto Palazzo

Mercoledì 12 Gennaio

FRANK LANTIGNAC ex Ulan Bator (FRANCIA)

CINÉCONCERTO proiezione de “The Unknown” di Tod Browning, 1927

trovato senza nome alla cinemateca di Parigi, verrà chiamato “Lo Sconosciuto”

ed esecuzioni musicali dal vivo di Franck Lantignac.

Creazione musicale per piano, tromba, chitarra e computer di Franck Lantignac.

Il Film

MGM, 1927, USA. Regia Tod Browning. Sc. Waldemar Young dÕap. Una storia di Browning. Con Lon Chaney (Alonzo), Norman Kerry (Malabar), Joan Crawford (Nanon).

“La realtà supera la finzione? Il solo paradosso che le persone senza immaginazione abbiano saputo inventare. Per fortuna la finzione è molto più strana della realtà. (J.D. Carr, Le Secret du gibet)

“Il film più completo dell’autore di Freaks”

“Chi ha visto Lon Chaney accendere una sigaretta con i piedi non può mettere in dubbio la fragilità della frontiera tra animalità e umanità, tra il reale ed il fantastico. Artista e poeta, figlio di genitori sordo-muti, Lon Chaney ha dovuto apprendere giovanissimo ad esprimersi con i movimenti del viso e del corpo. Uno dei più grandi creatori di maquillage della sua generazione. Ad Hollywood si diceva ” Se vedete un ragno non schiacciatelo, potrebbe essere Lon Chaney”. La sua morte lo ha fatto entrare nella leggenda.

Il Concerto

Franck Lantignac , batterista e trombettista di formazione, debutta negli anni ’80 con KIVALÒ DOLGÒZÒ gruppo sperimentale che infiammerà la scena di Bordeaux . L’avventura si concluderà per la morte improvvisa dei due altri componenti. Agli inizi del 1990 si lega ad un’altro duo innovatore, VOODOO MUZAK , con il quale attraverserà in tour la Francia e la Spagna ed inciderà un LP. “Entravamo nella no wave, musica piuttosto violenta ispirata ai Sonic Youth e a John Zorn”. Contemporaneamente suona la tromba nel gruppo afro-jazz FOULADOU. ” Amadou (il cantante) aveva lo stesso tipo di voce di  Youssou N’dour, era impossibile non suonare con lui.. “.

Nel 1992 si installa a Parigi dove decide di creare un gruppo nella corrente di Jesus Lizard o Slint, i suoi feticci del momento. L’incontro con Amaury Cambuzat e Olivier Manchion è determinante.  ULAN BATOR  apparve rapidamente come un’alternativa ai formati classici del rock e seguirono quattro anni di tournée intense.

Nel 1998 lascia il gruppo e si apre a collaborazioni diverse con L’ENFANCE ROUGE  e con FRED VIDALENC, bassista dei NOIR DESIR.

Cinéconcert è il suo progetto  più recente : libero tra Faultline e  Aphex Twin, tra le visioni di  Brahms e di Debussy fino alle  bizzarrie Philip Glass e di John Cage.

Mercoledì 19 Gennaio

TARJE NORDGARDEN (NORVEGIA)

Giovane e talentuoso songwriter norvegese al suo disco d’esordio (prodotto da Paolo Benvegnù). Lunare e suggestivo acoustic-pop in inglese con rarefazioni notturne ed energiche ballate

Stoutmusic 2003

La storia musicale di Terje Nordgarden si sviluppa nei modi usuali per molti altri musicisti norvegesi.
Approfondimento presso la Sunnhordlandfolkehògskole; le prime rockbands con amici o compagni di classe; i concertini nelle scuole, spesso anche da solo, accompagnato dalla sua chitarra acustica, sognando di essere il nuovo Nick Drake o il discendente diretto della famiglia Buckley.e magari duettare un giorno con Neil Young.

Ottenuto il diploma si trasferisce ad Oslo dove viene in contatto con un amico che studiava a Bologna e così un giorno decide di raggiungerlo.
Dal freddo di Hamar, vicino Bergen, alla vitalità della città emiliana dove tenta di farsi conoscere suonando nei piccoli locali. Qui nasce la consapevolezza di fare della musica il proprio lavoro.
Finché, in gita a Firenze lascia un demo ad un locale che arriva poi nelle mani della direzione artistica della Stoutmusic. In breve tempo viene organizzata una audizione “dal vivo”, per capirne realmente il valore, e detto fatto: si comincia a lavorare per la produzione in studio.
Luglio 2002, un caldo soffocante avvolge lo studio di registrazione.
È duro tenere alta la concentrazione e l’ispirazione, ma lo studio diventa una sorta di laboratorio creativo dove gli arrangiamenti “pensati” prendono forma con sessioni improvvisate con i musicisti. La enorme dotazione di strumenti “vintage” dello studio, compreso mixer e recorder analogico, permette di ricreare una perfetta simbiosi con lo spirito che animava i folksingers ei bluesmen degli anni settanta. Nel mentre la sezione ritmica tesse le trame dei brani, Terje “gioca” con il mellotron e le chitarre, e la sezione fiati prova le battute nell’ufficio. Poi, infine, quasi allo sfinimento delle energie bruciate dal caldo, viene inserita la voce.
Nel mentre c’è il tempo ed il fiato per qualche apparizione negli spazi estivi sparsi nella penisola.

È soprattutto dal vivo che Terje riesce a sviscerare le due “anime” che stanno a fondamento del suo modo di essere e di sentire: la spontaneità dello scambio e della comunicazione, e quella che lui definisce la “magia” del renderti partecipe dei suoi umori, delle sue proprie emozioni, senza pudore, dritto al cuore.

Il risultato è in 13 brani che ora hanno la forma rigida di un compact disc, Terje Nordgarden, uscito a maggio 2003.
E questi brani sono solo l’inizio di una nuova storia.

.. il giovanissimo songwriter esordisce con un album di sorprendente fascino e caratura artistica.****
Rockerilla – Leo Mansueto

.. un album raffinato, umoralmente variegato, fatto di canzoni sincere e ardenti.
Blow Up – Olindo Fortino

Nordgarden è un uomo fuori dal tempo. (..)
.. ignorare un norvegese che incide a Firenze e che regala ossigeno al glorioso concetto di acoustic-pop sarebbe davvero un delitto.
Musica! di Repubblica – Andrea Silenzi

Canzoni che portano impresse il marchio dell’anima, canzoni che nascono dal freddo ma che scaldano il cuore. Canzoni senza limiti, senza troppi calcoli, scritte e cantate di getto. (..) .. un disco che ha le credenziali per farsi largo tra le troppe uscite discografiche di oggi.
JAM

Nordgarden mantiene uno sguardo fortemente essenziale, con linee strumentali raffinate, e allo stesso tempo riesce a spaziare con grande sensibilità, trasmettendo tutta la profondità delle proprie influenze e delle proprie esperienze.
.. Terje Nordgarden è un cantautore di cui bisognerebbe cominciare a parlare. E magari prendere nota.
Mescalina – Christian Verzeletti

Dotato di una capacità di scrittura decisamente fuori dalla norma, il giovane norvegese confeziona un disco così omogeneo e pregno di spunti interessanti da far impallidire innumerevoli altri colleghi ben più blasonati e sopravvalutati del nostro.
Musique.it – Enzo Santarcangelo

..il prodotto si fa apprezzare non poco, soprattutto se si ha una particolare predilezione per certe sonorità (neo)acustiche.
Mucchio Selvaggio – Aurelio Pasini

info / prenotazioni /  prevendite 3383591834
ingresso 3 euro

www.8records.net/rocket

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prossimi appuntamenti:

2 FEBBRAIO Thomas Denver (guitarre SVEZIA)  www.thomasdenver.com
16 FEBBRAIO Mikrowelle (electro surf GERMANIA) www.mikrowelle.de
23 FEBBRAIO Belone Quartet + Mansfield Tya (indie rock + electroacustica FRANCIA)
2 MARZO      Lumiere Electrique (electroacutica ITALIA)
9 MARZO      Autoban (elettronica minimale ITALIA)
16 MARZO      Konki Duet (indie guitarre elettroacustica FRANCIA)
23/30 MARZO Charles Atlas (elettronica USA)

info 3382591834