Due Raccolte Di Poesia

Bilingue Italiano/Inglese A Confronto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Cristina Contilli

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DUE RACCOLTE BILINGUE ITALIANO / INGLESE a confronto

“ACQUA SMOSSA” di ELISA BIAGINI
“PORTE / DOORS” di ANNAMARIA FERRAMOSCA

Da Annamaria Ferramosca “Porte / Doors. Prefazione di Paolo Ruffilli. Versione inglese di Annamaría Crowe Serrano e Riccardo Duranti.”
Edizioni del Leone, Spinea 2002, pp. 128, € 10,33.
Parlare come nascere
Voce  che inseguo da più notti invano
Ne so bene l’attesa
e l’urto lancinante e l’onda
propagata  lungo le strade a nord del cuore
Arriva
ed è squillo di bimba :
– Noi siamo come un violino, vero ?
Le parole
volano come la musica dalla bocca
e la lingua è l’archetto…
Ma se piango,
il legno del mio violino è come
un ramo sotto la pioggia?
Parlare  come
nascere agli altri, ogni volta
venire
alla luce – bianca – dove
bianchezza è l’universo offerto delle note
brusio d’angeli sopra Berlino
sopra le regioni
fuori dal dubbio fuori dagli equivoci
Così i bambini parlano impastando la terra
col minimo dolore necessario
Parlare  come
vivere con-dividere
ritmi segreti di qualche dio dei simboli
vibrazioni protette fino a un termine
dove la voce sarà oltremusica
pura  illimite
si lascerà
talking about – parlar di tutto
whispering – sussurrare
missing – annullare, perfino
(rumore di rugiada nella notte)
Domani, domani, quando?
Oggi piove
sopra il legno dei rami
Una sola parola
può uccidere, ancora
Una nota
far tacere un violino

To speak as if being born
Voice   I have been pursuing several nights in vain
I know the wait all too well
and the piercing blow and the wave
propagated   along the streets north of the heart
It arrives
and it is the call of a little girl:
– We are like a violin, aren’t we?
Words
fly like music from our mouth
and our tongue is the bow…
But if I cry,
is the wood of my violin like
a branch in the rain?
To speak   as if
being born to others, every time
to be born
unto the white light where
whiteness is the universe offered by the notes
the buzzing of angels over Berlin
over regions
outside doubt outside misunderstanding
This is how children speak kneading the earth
with the least pain needed
To speak   as if
living par-taking
in the secret rhythms of some god of symbols
in vibrations protected to the end
where the voice becomes more than music
boundless   pure
lets itself
parlar di – talking about everything
sussurrare – whispering
annullare – missing, even
(the sound of dew in the night)
Tomorrow, tomorrow, when?
Today it is raining
on the wood of the branches
One word alone
can murder,  just
One note
can silence a violin
Nota bio-bibliografica
Nata a Tricase (Lecce), risiede dal 1970 a Roma, dove esercita l’attività di biologo specialista in Scienza dell’alimentazione. Collabora a varie riviste di critica poetica e con associazioni culturali romane per la diffusione della poesia.
Nel 1999 ha pubblicato il suo primo volume di poesie dal titolo Il versante vero (Fermenti Editrice, Roma) con l’introduzione di Plinio Perilli. Il libro, che raccoglie componimenti dal 1990 al 1998, ha ricevuto il premio Opera prima A. Contini Bonacossi 2000 ed è risultato finalista ai premi: Città di San Fele ’99, Book ’99, Città di Avellino 2000, Histonium 2000. Riceve a Roma il 2° premio internazionale Donna e poesia 2000 per la poesia inedita. Nel 2001 è vincitrice del premio Rabelais e nel 2002 del premio internazionale Forum (Den Haag, Olanda). Nel 2004 vince il Premio Dionysiakòs.
È del 2001 la plaquette Porte di terra dormo (DialogoLibri, Milano).
Con la sua seconda raccolta di poesie in edizione bilingue Porte / Doors (Edizioni del Leone, Spinea 2002), prefazione di Paolo Ruffilli, versione inglese di Annamaría Crowe Serrano e Riccardo Duranti, riceve il premio Carver 2003. È del 2002 la piccola antologia di poetesse Quando il poeta è donna (Blu di Prussia Editrice, Piacenza), in collaborazione con: Clara Di Stefano, Anna Maria Farabbi, Rossella Fusco e Laura Puglia.

Da Elisa Biagini, “Acqua Smossa”, Como, Edizioni, Lietocolle, 2005, euro 10,00
Nel chip del
mio orecchio
è il
suono dell’acqua
che hai smosso

si ripete
ogni volta alla
tua voce, fa il
cerchio

dalle uova alla
mia pelle,
fa
l’eco.
You lose me
to me,
sometimes, like
sweating hands
holding too
long, the
weight of the door,
the wet glass
that slips.

I roll over
that room
we both know
without a map,
a place where arms
are full of
windows and
the light
is like opening
a refrigerator.

I get me
from me
sometimes,
a juice.
Elisa Biagini (Firenze 1970) ha pubblicato le raccolte di poesia Questi nodi (1993), Uova (1999) e L’ospite (Einaudi 2004). Ha svolto un Dottorato di Ricerca negli Stati Uniti, svolgendo una tesi sulla poesia di Alda Merini. Ha tradotto molti testi poetici americani contemporanei.