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Esce Il Disco Di My Dear Killer “Clinical Shyness”. Click Per Infos.
Boring Machines

 

Vede finalmente la luce in questi giorni, l’annunciata opera prima di My Dear Killer “Clinical Shyness” che è anche la prima produzione e manifestazione di Boring Machines, entità che si occupa di promuovere, produrre e supportare artisti che rischiano di passare inosservati solo perché non allineati alla crescente richiesta di divertimento a tutti i costi. La disequazione musica lenta/buona musica viene combattuta riaffermando la nobiltà di sentimenti come malinconia e disagio. Boring Machines si adopera in difesa dei reietti, di quelli che vivono sotto il numero medio di bpm, che non rifiutano la forma canzone ma ne propongono una diversa interpretazione.

 

L’album “Clinical Shyness”, dal titolo decisamente esplicativo, esce per una syndication di labels composta da Madcap Collective (Franklin Delano e Father Murphy tra le cose pubblicate di recente), Under My Bed, la label/distro Eaten By Squirrels oltre che altri oscuri personaggi dell’indie nazionale e non che hanno deciso di finanziare il progetto.
Il disco in questione è una raccolta di pezzi scritti dal 2001, alcuni dei quali apparsi in diverse versioni su cassetta o cd-r.
Sul finire del 2005 My Dear Killer sollecitato dalla syndication ha messo mano alle versioni originali dei pezzi più significativi registrati nel corso degli ultimi quattro anni e passati sotto il progetto in codice “Clinical Shyness” e li ha tramutati in un gioello di mezz’ora che unisce con il biadesivo Nick Drake e i Sonic Youth. Lo-fi per necessità e non per scelta, affascinanti come un diamante grezzo, sono stati pubblicati così com’erano, senza ulteriori overdubs e abbellimenti.

 

Press clippings:
“…sette croniche flagellazioni psychofolk, feedback con gli occhi pesti […] ci sarà sempre un momento in una giornata che porterà ad avvertirne il bisogno.”  (7/8)  BLOW UP – ENRICO VERONESE
“Clinical Shyness”  esercita un fascino intimo dovuto alle atmosfere oniriche che lo dominano.  Melodie malinconiche e a tratti appena sussurrate si vanno a incontrare con lampi di feedback urbano e delicati arpeggi […] piccoli e fragili tasselli sonori, benché concepiti in tempi diversi, si caratterizzano per una continuità che  mantiene costante una certa tensione emotiva.” (7) ROCKERILLA – EDOARDO FRASSETTO
“..da far invidia al Lou Barlow più intimista […] più minimale dello Springsteen di “Nebraska” […] risulta così estremamente emotivo ed intimista”  FREAKOUT ONLINE – VITTORIO LANNUTTI
“Un disco che per certi versi spande sensazioni invece che proporre canzoni, vive di agglomerati d’atmosfere invece che di strofe e refrains, si perde in una forma di timida enunciazione dell’essere dimessa quanto certa d’esistere, eterea quanto sottilmente psichedelica, onirica nell’attitudine quanto ipnotica nei toni”  SENTIREASCOLTARE – FABRIZIO ZAMPIGHI

 

Ricordo a tutti che My Dear Killer è disponibile per interviste all’indirizzo: mdk@boringmachines.it
Per qualsiasi altra informazione potete rivolgervi all’Ufficio Stampa di Boring Machines: stefano@boringmachines.it

links:
http://www.boringmachines.it
http://www.maledetto.it
http://www.undermybed.org
http://www.eatenbysquirrels.org

A tutti una buona giornata
Onga x Boring Machines

 

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