Stiv ‘Rottame’ Valli ‘TVOR 1980-1985’

Storia Di Una Caoszine Hardcore Punk.

 

Di Marco Paolucci

uccio12@hotmail.com

La notizia di un evento di eccezionale portata giunge in Kathodik: esce la stupenda ristampa  a cura della Lovehate80.it di TVOR, acronimo di ‘Teste Vuote Ossa Rotte’ la storica e indimenticata fanzine bibbia dell’hardcore punk nostrano che nei primi anni ottanta dava voce, lustro e diffondeva il suono di formazioni come Crash Box, Negazione, Raw Power, Eus’Arse, artisti a tutto tondo rispettati e apprezzati anche dai i grandi nomi d’oltreoceano. Le loro gesta e quelle di tanti altri gruppi noti e meno noti che cercavano attraverso la musica di uscire dalle secche di immobilismo culturale in cui vegetava la nostra penisola venivano seguite e rigorosamente documentate dalla anticipatrice fanzine, frutto della mente di due geniali folli che rispondevano e rispondono tuttora ai nomi di Stiv “Rottame” Valli e Marco “Maniglia” Medici che in poco tempo, creando numeri strapieni di bellissime foto, collage di testo, esilaranti fotoromanzi punk, con un incredibile e rigoroso lavoro di spedizione cassette, raccolta materiale informativo, passaparola a suon di buste con annessi francobolli e diffusione informativa dal basso per posta passarono dalla stampa grazie a fotocopiatrice fusa per i primi due numeri, alla tipografia per i successivi e diedero la possibilità di farsi conoscere a svariati gruppi fino negli Stati Uniti, arrivando ad avere la dedica nella copertina di Maximum Rock’n’ Roll e il tributo incondizionato del suo creatore Tim Yohannan, oltre che di Jello Biafra e altri mentori del punk mondiale.  La rivista, mantenendo e migliorando il suo stile inconfondibile di documento sui luoghi, le bands, le altre fanzine, da centro di acquisizione informazioni, divenne nodo centrale e vitale di smistamento e veicolazione contatti, oltre che vetrina sul punk hardcore nostrano che risultava, lo ribadiamo, a quei tempi simile ad un concetto creato da extraterrestri. Lo splendido volume di trecento pagine comprende anche l’inedito sesto numero che non uscì mai oltre a schizzi e illustrazioni preparatorie di Stiv ‘Rottame’ Valli. Più che ribadire l’importanza ed essere entusiasti del progetto possiamo solo dire in chiusura che l’opera, degna di stare accanto a nomi fanzinari/tutelari come ‘Punk’ di John Holmstrom e ‘Sniffin Glue’ di Mark Perry,  merita l’acquisto immediato e la  compulsazione continua senza remore ma con il sorriso stampato in faccia. Da avere, ma questo penso che lo abbiate capito!