@PartyZan (B-side) -14 marzo.
Di Valeria De Stefano
RENDE-I Deltahead sono bravissimi. Sono un duo svedese che si è cordialmente spartito una chitarra e un contrabbasso, poi rispettivamente assegnato una grancassa e un charleston. Hanno il delta blues in testa (ma non nel dna) e non ti ci vuole molto a scoprire chi hanno santini di Blind Willie Mc Tell ed Elvis Presley nelle loro camere.
I Deltahead Sono perfetti. Dal delta del Mississippi contaminano il loro genere di riferimento con il metal e la musica d’avanguardia.
In realtà è tutto un trucco ben confezionato, una pantomima perfetta ma divertente. Nessuno si fa male per davvero e il sangue che scorre è sangue di pomodoro. Pezzi veloci ma alla lunga ripetitivi. Potenza e divertimento. Ma in maniera esile, poco originale. Il punto è: scarseggiano le idee. Di date in Italia i Deltahead ne faranno un altro po’, se vi capita andateli a vedere questi non-morti del blues. E magari comprate il loro cd. Anche se non vi ho ancora detto che probabilmente ce l’avete già o, come minimo lo avrete sentito già da qualche parte. E anche parecchie volte. Cercate bene. Ma state attenti: guardate tra le copertine degli(gli emuli dei) dischi di Robert Johnson e Son House.
Voto: 6
Deltahead are: David Tallroth and Benjamin Quigley and A.S.E.T, the Analogue Sound Expanding Trunk
Etichetta di Registrazione: :Peace & Junk & Drums/v2 Music Scandinavia/Coop
Myspace: http://www.myspace.com/deltaheadmyspace
Deltahead Home Page: http:// www. deltahead.net