Luca Bandirali ed Enrico Terrone ‘Nell’occhio, nel cielo. Teoria e storia del cinema di fantascienza’. Click Per Infos.
www.lindau.it
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«Quel prodotto caratteristico del nostro secolo, specialmente della seconda metà di esso,
prevalentemente di origine angloamericana, che è la fantascienza…»
(Eric Hobsbawm, Il secolo breve, 1999)
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Dal mese di gennaio la collana «Saggi», da sempre attenta a lavori di alto profilo critico e di notevole approccio analitico, si arricchisce di una novità editoriale unica nel mercato italiano. Un ampio e articolato compendio sulla teoria cinematografica del genere di fantascienza, nei termini epistemologici, storiografici e filmici.
Dal 22 gennaio è in tutte le librerie
NELL’OCCHIO, NEL CIELO.
TEORIA E STORIA DEL CINEMA DI FANTASCIENZA
di Luca Bandirali ed Enrico Terrone (prefazione di Maurizio Ferraris)
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«Saggi» / ISBN 9788871807164 / pp. 480 /
Euro 26,00 / illustrato a colori / formato 16×21 cm
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Da Il viaggio nella Luna di Georges Méliès ai mondi lontanissimi di George Lucas, dalle architetture avveniristiche di Fritz Lang ai replicanti di Ridley Scott, dai mostri invasori degli anni ’50 e la fantapolitica di marca kennedyana ai benevoli visitatori spielberghiani, dalle visioni allucinatorie di Kubrick e Tarkovskij alle illusioni di Matrix, il cinema di fantascienza ha dato vita alle più spettacolari allegorie del XX secolo, influenzando in misura decisiva l’immaginario contemporaneo.
Il saggio di Bandirali e Terrone, docenti ed entrambi critici di «Segnocinema», si candida a essere un testo definitivo sulla teoria – e non solo sulla storia – di questo genere cinematografico.
Non soltanto, infatti, viene elaborato un inventario dettagliato del «materiale» (con il ricorso a una filmografia che supera gli 800 titoli), ma viene proposta una definizione del film fantascientifico che si spinga verso una nuova frontiera di senso, tramite la quale indagare con rigore le strutture profonde, filosofiche, percettive, analitiche.
Il ricchissimo richiamo all’epistemologia non preclude al lettore del saggio una lettura agile e appassionante, oltre che sorprendentemente innovativa.
Suddiviso in tre distinte sezioni, il lavoro di Bandirali e Terrone si articola in una prima parte dedicata alla TEORIA della fantascienza cinematografica, in una seconda parte dedicata alla STORIA del cinema di fantascienza, e in una terza parte, infine, dedicata alla MESSA IN SCENA di genere, in cui vengono esaminate le forme del discorso fantascientifico nei termini di sceneggiatura, ambienti, effetti speciali, inquadratura, montaggio.
«Nell’occhio, nel cielo» – scrive il noto filosofo Maurizio Ferraris nella prefazione all’opera – «ha tanto da insegnarci sul nostro mondo, oltre che su altri mondi possibili, ed è per questo che considero la sua lettura importante non solo per chi si occupa di cinema, ma anche per quelli che, volenti o nolenti, si occupano di realtà, ossia per tutti.»
Scrivono invece i due autori a conclusione del loro lavoro:
«Il cinema è la più ontologica delle arti, e la fantascienza il più ontologico dei generi. La vocazione dell’occhio cinematografico a raffigurare e trasfigurare il mondo reale trova un’impegnativa ed esaltante controparte nei mondi possibili del cielo fantascientifico».
GLI AUTORI:
Luca Bandirali è nato nel 1973. È redattore della rivista bimestrale «Segnocinema» e docente di Storia e Tecnica della Sceneggiatura presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Lecce.
Enrico Terrone (Torino, 1970) vive a Vercelli, è redattore di «Segnocinema» e insegna Cinema contemporaneo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia – Università del Piemonte Orientale a Vercelli.
L’INDICE (in allegato la versione .pdf dell’ indice dettagliato):
L’ontologia degli ET, Maurizio Ferraris
Nota introduttiva degli autori
Parte prima. ONTOLOGIA E DISCORSO NELL’IMMAGINE FANTASCIENTIFICA
1. Le nozioni basilari
2. Le configurazioni elementari
Parte seconda. LA STORIA DEL CINEMA DI FANTASCIENZA
Preliminari a una storia della fantascienza cinematografica
1. La fantascienza prima della fantascienza (1902-1913) Da «Il viaggio nella Luna» a «Alla conquista del Polo!»
2. La fantascienza muta (1914-1929). Da «Il Golem» a «Una donna nella Luna»
3. Le creature e le saghe (1930-1939). Da «Frankenstein» a «Flash Gordon»
4. La fase di latenza (1940-1949). Da «Il dottor Cyclops» a «Il ragazzo dai capelli verdi»
5. La grande fioritura (1950-1959). Da «Uomini sulla Luna» a «L’ultima spiaggia»
6. Televisione, autore, genere (1960-1969). Da «L’uomo che visse nel futuro» a «2001: Odissea nello spazio»
7. Il futuro in crisi (1970-1976). Da «Andromeda» a «La fuga di Logan»
8. New Hollywood, New Science Fiction (1977-1989). Da «Guerre stellari» a «Essi vivono»
9. Bit, cloni, simulacri (1990-1998). Da «Terminator 2» a «Alien – La clonazione»
10. La matrice e le torri (1999-2007). Da «Matrix» a «Second Life»
Parte terza. IL DISCORSO DELLA FANTASCIENZA
Introduzione alla forma fantascientifica
1. Le proprietà di sceneggiatura
2. Le proprietà di scena
3. Le proprietà di onda
4. Le proprietà di quadro
5. Le proprietà di serie
Conclusione
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«Alla fine del secolo XIX nessuno avrebbe creduto che le cose della Terra fossero acutamente e attentamente osservate da intelligenze superiori a quelle degli uomini e tuttavia, come queste, mortali;
che l’umanità intenta alle proprie faccende venisse scrutata e studiata, quasi forse con la stessa minuzia con cui un uomo potrebbe scrutare al microfono le creature effimere che brulicano e si moltiplicano in una goccia d’acqua.
Gli uomini infinitamente soddisfatti di se stessi percorrevano il globo in lungo e in largo per le loro piccole faccende, tranquilli nella loro certezza di essere i padroni della materia.
È probabile che i microbi sotto il microscopio facciano altrettanto.»
H.G. Wells (La guerra dei mondi, 1898)
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