Ora Ventunesima. Angelica per la Memoria di Ustica: 27 e 28 Giugno Giardino della Memoria, Bologna. Click Per Infos.ARTE
FIORE DELLA MEMORIA
1980 > 2010 – XXX Anniversario della Strage di Ustica
(English version below)
ORA VENTUNESIMA
AngelicA per la Memoria di Ustica
27 > 28 giugno 2010 – Giardino della Memoria – Bologna
ORA VENTUNESIMA è un progetto preparato per il XXX Anniversario della Strage di Ustica. Nel giardino di fronte al Museo per la Memoria di Ustica verrà presentato un programma di musica “spaziale“. E’ così che Karlheinz Stockhausen parlava delle sue composizioni create per lo spazio, per le quali scriveva in partitura le traiettorie che il suono, e la musica, dovevano prendere, avvolgendo il pubblico e, se possibile, portare l’ascoltatore nel regno dell’invisibile.
E’ possibile meditare un evento attraverso una commemorazione che non vuole solo essere ricordo ma una spinta verso la speranza?
E’ possibile mettere in relazione l’opera di Christian Boltanski per Ustica, più importante di quanto si sappia, con la musica spaziale di Stockhausen?
E’ possibile chiedere un impegno attraverso l’ascolto?
Offrire speranza e chiedere impegno, quasi come una moderna liturgia; un impegno che è anche comunione tra chi si mette in ascolto dal basso e chi si offre – attraverso la musica – all’ascolto dall’alto; il medium è Stockhausen, figura di “contatto”, in senso ampio e antico, tra due mondi.
L’impegno di AngelicA, e la responsabilità che sentiamo per questo evento più grande di noi, va in questa direzione.
Attraverso un impianto audio su 8 canali, disposto intorno al pubblico, verrà eseguita in prima italiana l’ultima composizione scritta da Karlheinz Stockhausen (1928-2007) dal ciclo KLANG (SUONO), dal titolo PARADIES (PARADISO) e nella seconda parte ENGEL – PROZESSIONEN (PROCESSIONI dell’ANGELO) creando una dimensione di ascolto unica.
Le composizioni in programma fanno un ritratto di Stockhausen negli ultimi anni della sua vita: l’ultima composizione di musica elettronica che il maestro ha composto, COSMIC PULSES (PULSAZIONI COSMICHE), commissionata da AngelicA e dal Festival Dissonanze di Roma, e mai presentata a Bologna, e la sua ultima musica strumentale, più rivolta al suono e al colore; in programma, dal monumentale ciclo LICHT (LUCE), anche MITTWOCHS-GRUSS (SALUTO del MERCOLEDI’) che ci parla dell’aria e di questo giorno della settimana legato a mercurio, alla comunicazione e alla cooperazione.
Le tematiche celesti, molto care a Stockhausen, diventano un motivo di speranza, per la vita oltre la vita, e acquistano in questo contesto ulteriori significati; ma sopratutto è la musica che parla e cerca di alleviare il dolore attraverso le emozioni. Con l’aiuto della musica, a occhi chiusi, immersi nel nostro silenzio, ci spostiamo altrove.
Massimo Simonini
(Direzione Artistica AngelicA)
(…) … l’ascolto indisturbato con gli occhi chiusi, nell’oscurità diventa il prerequisito di un’esperienza profonda della musica stessa, la quale raramente desta reminiscenze provenienti da questo mondo e invece risveglia l’universo della fantasia.
Karlheinz Stockhausen
Dal 1977 al 2004 ho composto LICHT (LIGHT / LUCE) The Seven Days of the Week / I Sette Giorni della Settimana, che comprende approssimativamente 29 ore di musica (circa 4 ore per “Giorno”). Gli spartiti di tutte le scene sono stati pubblicati e le musiche sono state divulgate su compact disc. Il Teatro La Scala di Milano ha consentito la prima mondiale delle prime tre di queste sette opere. Nel corso di questi 27 anni la musica di LICHT, con tutti i suoi testi e tutte le sue scene, ha gettato luce su di un’indescrivibile numero di nuovi significati, accrescendone i rapporti e la bellezza.
All’inizio del lavoro su LICHT, avevo già annunciato il mio sogno di comporre le 24 ore del giorno dopo aver terminato di comporre i sette giorni della settimana. Nel 2004 ho incominciato questo progetto, intitolato KLANG (SOUND / SUONO). (…)
Al momento, non posso dire molto a proposito dei possibili sviluppi di KLANG (SUONO), Le 24 Ore del Giorno. Ma fino ad ora sembra che ciascuna delle singole ore contenga la spirale delle 24 ore del giorno e che i contenuti delle ore stesse riguardino tutti noi.
(…)
Karlheinz Stockhausen, 15 Febbraio 2006
Da dicembre 2006 sono impegnato nella realizzazione di una nuova opera, COSMIC PULSES (PULSAZIONI COSMICHE), musica elettronica, nel mio studio di Kürten-Hachenberg. L’opera è stata commissionata dal festival Angelica di Bologna e dal festival Dissonanze di Roma. (…)
La composizione, a 8 tracce, si avvale di una tecnica completamente nuova per la spazializzazione di 24 strati sonori in 24 x 8 = 192 tracce programmate al computer. (…)
Non ho mai osato una produzione così rischiosa. Questo esperimento si può paragonare all’impresa virtuale di sincronizzare le orbite di 24 pianeti attorno ad un sole, con rotazioni, tempi e traiettorie individuali.
Nella composizione KLANG (SUONO), le 24 Ore del Giorno, la tredicesima ora si intitola COSMIC PULSES.
Si tratta di 24 loop melodici, ciascuno dei quali ha un diverso numero di altezze, compreso tra 1 e 24 e ruota in 24 tempi, compiendo tra 240 e 1.17 rotazioni per minuto in 24 registri entro una serie di circa 7 ottave. Essi sono sovrapposti in successione l’uno sull’altro dal più basso al più alto e dal tempo più lento a quello più veloce, terminando l’uno dopo l’altro nello stesso ordine. I loop sono stati ravvivati per mezzo della regolazione manuale degli accelerando e dei ritardando sui tempi rispettivi, e da un glissando decisamente stretto verso l’alto e verso il basso applicato sulle melodie originali. Tutto ciò è stato eseguito da Kathinka Pasveer seguendo la partitura.
La cosa per me completamente inedita è il nuovo tipo di spazializzazione: ogni sezione di ciascuno dei 24 strati sonori ha un suo proprio movimento spaziale ripartito tra 8 altoparlanti, il che significa che ho dovuto comporre 241 differenti traiettorie spaziali. Tutto ciò suona come molto tecnico – e lo è. Per la prima volta ho provato a sovrapporre 24 stratificazioni sonore come se dovessi comporre le orbite di 24 lune o di 24 pianeti (per esempio, il pianeta Saturno ha 48 lune).
(…)
Karlheinz Stockhausen, 14 febbraio 2007
ORA VENTUNESIMA
AngelicA per la Memoria di Ustica
27 > 28 giugno 2010 – Giardino della Memoria – Bologna
27 giugno 2010 – ore 21.30 – Giardino della Memoria – Bologna
Karlheinz Stockhausen (1928-2007)
PARADIES [PARADISO] (2007) prima italiana
per flauto e musica elettronica per 8 canali
Ora Ventunesima da KLANG (SUONO)
Die 24 Stunden des Tages (Le 24 Ore del Giorno)
Kathinka Pasveer flauto
Igor Kavulek proiezione del suono
– intervallo –
ENGEL – PROZESSIONEN [PROCESSIONI dell’ANGELO] (2000)
per coro a cappella (versione multitraccia 8 canali)
seconda scena di SONNTAG aus LICHT [DOMENICA da LUCE]
Kathinka Pasveer proiezione del suono
28 giugno 2010 – ore 21.30 – Giardino della Memoria – Bologna
Karlheinz Stockhausen (1928-2007)
MITTWOCHS-GRUSS [SALUTO del MERCOLEDI’] (1996)
musica elettronica per 8 canali
da MITTWOCHS aus LICHT [MERCOLEDI’ da LUCE]
da LICHT (LUCE) Die 7 Tage der Woche (I Sette Giorni della Settimana)
– intervallo –
COSMIC PULSES [PULSAZIONI COSMICHE] (2007)
musica elettronica per 8 canali
Ora Tredicesima da KLANG (SUONO)
Die 24 Stunden des Tages (Le 24 Ore del Giorno)
Kathinka Pasveer proiezione del suono
Luoghi:
Giardino della Memoria – Museo per la Memoria di Ustica, Via di Saliceto 3/22, Bologna
INGRESSO GRATUITO
Informazioni:
A n g e l i c a t 051.240310
info@aaa-angelica.com
www.aaa-angelica.com/aaa/stockhausen
ORA VENTUNESIMA (21st Hour)
AngelicA for the memory of Ustica
27 > 28 June 2010 – Giardino della Memoria – Bologna
ORA VENTUNESIMA is an event organized to commemorate the 30th Anniversary of the Ustica Massacre. The garden in front of the Museum for the Memory of Ustica will host a programme of “space” music. This is how Karlheinz Stockhausen described his compositions created for space, in which he used notation to indicate the trajectories sounds and music had to follow in order to enclose the audience and, if possible, guide the listeners to the kingdom of the invisible.
Is it possible to reflect upon an event by means of a commemoration that not only wants us to remember, but aims at giving hope?
Is it possible to establish a relationship between the work of Christian Boltanski for Ustica, which is more important than we know, with Stockhausen’s space music?
Is it possible to ask for a commitment through the act of listening?
Giving hope and asking for commitment, like in a modern liturgy. A commitment that is also a communion between those who listen from below and those who offer themselves – through music – to be listened to from above. Stockhausen is the medium, a figure providing a “contact” – in a broad and ancient sense of the word – between two worlds.
AngelicA‘s commitment, as well as the responsibility we feel we are taking in the organization of this event bigger than us, goes in this direction.
The Italian première of Karlheinz Stockhausen’s (1928-2007) last composition from the cycle KLANG (SOUND), titled PARADIES (PARADISE), followed after the interval by ENGEL – PROZESSIONEN (PROCESSIONS OF THE ANGEL), will be performed through an 8-channel sound system positioned around the audience to create a unique listening experience.
The compositions on the programme offer a portrait of Stockhausen in the last years of his life: the last piece for electronic music ever composed by the artist, COSMIC PULSES, commissioned by AngelicA and by the Festival Dissonanze in Rome, and never performed before in Bologna, and his last instrumental piece, oriented more towards sound and colour. The programme also includes MITTWOCHS-GRUSS (WEDNESDAY GREETING), from the monumental cycle LICHT (LIGHT). The piece is about the air and this day of the week connected to mercury, to communication and cooperation.
The celestial themes cherished by Stockhausen become a reason for hope, for life beyond life. In this context, they acquire additional meanings. Above all, the music speaks and tries to ease the pain with emotions. With the help of music, our eyes closed, immersed in our own silence, we are carried somewhere else.
Massimo Simonini
(Art Director, AngelicA)
(…) … undisturbed listening in the dark with eyes closed is prerequisite for profoundly experiencing the music, which is very seldom reminiscent of this world and which awakens the universe of the fantasy.
Karlheinz Stockhausen
From 1977 to 2004 I composed LICHT (LIGHT) The Seven Days of the Week which comprises about 29 hours of music (circa 4 hours per “Day”). Scores of all the scenes have been published and the music has been released on compact discs. The Teatro La Scala in Milan enabled the first three of the seven operas to be world premièred. In these 27 years, the music of LICHT, with all its texts and scenes, has shed light on an indescribable number of new relevancies, increasing their relations and beauty.
At the onset of the work on LICHT, I already announced my dream of composing the 24 hours of the day after I had finished composing of the seven days of the week. In 2004 I began this project, entitled KLANG (SOUND). (…)
At the moment, I cannot say very much about the possible development of KLANG (SOUND), The 24 Hours of the Day. But until now it seems that each hour contains the spiral of the 24 hours of the day and that the contents of the hours concern all of us.
(…)
Karlheinz Stockhausen, February 15th 2006
Since December 2006, i am realising a new work, COSMIC PULSES, Electronic Music, in my studio in Kürten-Hachenberg. It was commissioned by the Angelica festival in Bologna and the Dissonanze festival in Rome. (…)
The 8 track composition uses a completely new technique for the spatialisation of 24 sound layers in 24 x 8 = 192 tracks, which are programmed with computers. (…)
I have never dared such a risky production. I compare the experiment with the virtual job of synchronising the orbits of 24 planets around a sun, with individual rotations, tempi and trajectories.
In KLANG (SOUND), The 24 Hours of the Day, the 13th Hour is entitled COSMIC PULSES (Electronic Music).
24 melodic loops, each of which has a different number of pitches between 1 and 24, rotate in 24 tempi between 240 and 1.17 rotations per minute in 24 registers within a range of circa 7 octaves. They are successively layered on top of each other from low to high and from the slowest to the fastest tempo and end one after another in the same order. The loops were enlivened by manual regulation of the accelerandi and ritardandi around the respective tempo, and by quite narrow glissandi upwards and downwards around the original melodies. This was carried out by Kathinka Pasveer according to the score.
What is completely new for me is the new kind of spatialisation: each section of each of the 24 layers has its own spatial motion between 8 loudspeakers, which means that I had to compose 241 different trajectories in space. That sounds very technical – and it is. For the first time, I have tried out superimposing 24 layers of sound, as if I had to compose the orbits of 24 moons or 24 planets (for example, the planet Saturn has 48 moons).
(…)
Karlheinz Stockhausen, February 14th 2007