@ Init, Roma 13/02/2013
Di Damiano Gerli
Agli attenti lettori di Kathodik di sicuro non suonerà nuovo il nome dei Lush Rimbaud. La band marchigiana è sempre stata una nostra beniamina fin da tanti anni fa, il sottoscrito ha recensito piuttosto favorevolmente ‘I’ve Just Killed a Man’, la loro seconda produzione, nell’ormai lontano 2003.
Mi è stata cosa gradita, quindi, ritrovare i ragazzi a distanza di dieci anni a Roma, in una serata all’Init di supporto agli olandesi zZz, con cui da poco hanno giusto realizzato uno split.
La serata è fredda e quando salgono i Lush sul palco, siamo praticamente in sette ad assistere, anche se fortunatamente destinati ad aumentare nel corso dell’esibizione. I nostri hanno presentato un buon numero di pezzi vecchi con qualcosa di nuovo che sentiremo, presumbilmente, nel nuovo album che uscirà a 2013 inoltrato o 2014. I pezzi vecchi, tra cui Sounds from a new era, hanno fatto ottima mostra, potenti e precisi al punto giusto, acquistando un’immediatezza quasi naturale nella versione live.
Per quanto riguarda i nuovi, mi è sembrato che ancora fossero un po’ acerbi, specialmente a livello ritmico erano tutti molto simili e, come pure è naturale in un concerto, tendevano a confondersi l’uno con l’altro. Si tratta, comunque, solo di affinature su del materiale comunque promettente; sono sicuro che i ragazzi sapranno far risaltare le loro ottime qualità, come sempre.
Gli zZz si presentano dopo un soundcheck terribilmente lungo, specialmente per una coppia che suona solo batteria, organo e synth! Eppure, se il risultato è quella spezzatura di ossa che abbiamo sentito, mi sa che proprio ne è valsa la pena. I due hanno sfoggiato ogni possibile interpretazione si potesse tirare fuori, tra pezzi spezzacollo, ballate romantiche (dedicate a una Lucy a caso del pubblico) e momenti più puramente sperimentali. Davvero per tutti i gusti. Vi dirò che c’era un po’ la tentazione di richiedere una qualche cover dei Suicide, magari Frankie Teardrop, però l’aspetto del leader degli zZz è tale che non vi andrebbe molto di scherzare. Avete presente The Dude da ‘Big Lebwoski’? Ecco, con un 20 cm in più.
Torniamo tuti a casa col sorriso, la serata è stata ghiotta, direi che Sanremo ve lo potete tranquillamente tenere.
Si ringraziano Gaetano di Anty Pop e l’Init per l’ospitalità.