Di Marco Paolucci
Acquistare una cosa e capire di averne un’altra. Questa è la premessa da spiegare: Grant Morrison è uno dei più importanti scrittori di fumetti al mondo, autore di capolavori conclamati come ‘Arkam Asylum’, ‘Doom Patron’, ‘JLA’ e ‘All Star Superman’, oltre che alla saga più complessa di un racconto di Borges, chiamata ‘The Invisibles’.
Grant Morrison ha deciso di scrivere sul concetto del supereroe, ma in maniera anomala e nel contempo incredibilmente affascinante. Sì perché nel suo ‘Supergods’, ottimamente tradotto da Stefano Mozzi, racconta la storia dei Comics con la C maiuscola, ci inserisce la sua storia di come è diventato una superstar del Comic Doom mondiale, dagli esordi nella natia Scozia fino ad approdare sia alla DC che alla Marvel, ci inserisce la sua visione della Magia, ci inserisce i suoi commenti a volte sarcastici e tendenzialmente sopra le righe su altri autori, senza comunque negare complimenti a chi come lui ha contribuito a riscrivere la sintassi del fumetto dell’ultima parte del secolo, ci inserisce racconti, aneddoti e quant’altro solamente uno che ha vissuto tutta la trafila può conoscere e parlarne, e fondamentalmente aiuta a capire perché ancora, e per fortuna senza nessuna voglia di smettere, lo scrivente e tanti altri in tutto il globo terraqueo legge i benedetti, maledetti ma sempre desiderati fumetti.
Quindi non vi aspettate solo un’autobiografia, non vi aspettate solo una storia – come lo scrivente ammette di aver pensato una volta acquistato il volume (e qui la spiegazione all’introduzione di cui sopra) – chiaramente parziale del fumetto americano e non del ‘900, non vi aspettate solo una riflessione sul concetto di supereroe. Ma aspettatevi tutto questo e anche di più, la comprensione che Morrison con le parole ci sa fare e sa parlare di ciò che gli sta a cuore. Cosa fondamentale dopo tutta questa tirata è che lo fa con uno stile avvincente, accattivante, letteralmente “adesivo”, che incolla chi legge suddetto testo intitolato, giova ribadirlo, ‘Supergods’ dalla prima all’ultima pagina facendogli crescere una irrefrenabile voglia, appena arrivati alla fine del poderoso tomo, di andare presso la più vicina fumetteria e cercare di accaparrarsi quel volume citato dall’autore, cercare di capire che cosa Morrison ha visto e ha capito di quel fumetto, di quel personaggio, di quell’archetipo culturale. Praticamente, e qui si va a concludere, avere questo volume in mano serve a chi ama il fumetto, a chi non sa che cosa sia, a chi cerca il senso in ogni dove a forma di balloon!
Link: Grant Morrison, Supergods, Milano, Bao Publishing, 2013