(Active Suspension 2002)
L’etichetta parigina Active Suspension, dopo tre anni di esperimenti vari, esordisce sulla lunga durata con un album del compositore Stepane Laporte, in arte Domotic.
Seguito di un omonimo ep uscito l’estate scorsa, l’album si inserisce nella corrente di certa elettronica dedita alla ricerca della perfetta pop song. L’autore usando tastiere digitali suonate in “analogico” rimodellate col computer con l’aiuto del Pro-Tools compone otto piccoli tasselli del grande puzzle pop riuscendo a non essere noioso. Certo si sente che Domotic ha ascoltato e riascoltato con attenzione i dischi di Oval e Autechre, ma, e bisogna rendergliene merito, non li ha pedessequamente copiati imprimendo poi sul prodotto “sfinito” il suo nome.
Le composizioni hanno quel qualcosa di “analogico” che le rende piacevoli al primo ascolto, intriganti al secondo e sempre più bislacche e giocose via via. Non stancano ma ambientano il nostro mondo arredandolo di suoni un pò esotici ma divertenti, riuscendo a non sembrare freddamente digitali. Forse saranno quegli innesti di piano, quei ritornelli da carillon che iniziano e immediatamente si sfasano come se la puntina sul “piatto” saltasse intenzionalmente, quel modo così romantico ma mai melenso di assemblare i pezzi che hanno nomi strani come Cyclatron, Western Airlines, Consilium_Industri, Domestic Electrical Supplies, Isometric Until Construction, etc…, suoni proprio “domestici”.
Intanto se vogliamo imparare a conoscerli iniziamo da qui, è più facile.
Voto: 8
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