(Music For Nations/Audioglobe 2002)
Non succede molto spesso che una band diventi conosciuta e apprezzata prima di far uscire un album o almeno un singolo. Nel caso degli InMe, il cui debutto è stato bene accolto dalle diverse riviste inglesi e non, la loro fama viene dal massiccio touring organizzato con JJ72, Puddle Of Mudd e Hundred Reasons.
Addirittura Kerrang! li ha osannati come nuova scoperta del Britrock; per quanto trovo che certe osservazioni siano un po’ esagerate, è indubbio che gli InMe siano una band dalle grandi potenzialità.
Il trio suona un hard rock che sa un po’ di new metal e con i primi tre singoli di questo album (Underdose, Firefly e Crushed Like Fruit) hanno ottenuto dei sorprendenti posti alti nella classificia inglese.
Ed è proprio da queste ottime canzoni che il loro debutto viene spinto avanti. Gli altri pezzi sono di qualità varia, comunque su uno standard più che accettabile per un primo lavoro.
La voce del chitarrista Dave McPherson è sicuramente molto particolare e capace di addolcirsi, infurarsi e normalizzarsi con una facilità che quasi sorprende. Gli arrangiamenti non sono da urlo e neanche la produzione, ma ciò che fa guadagnare parecchi punti all’album è la rabbia di una band che, per quanto non abbia nulla di originale, è ancora agli inizi e brutalmente sincera.
Un album da prendere in considerazione senza troppi ripensamenti.
Voto: 8
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Autore: nukep@inwind.it