(Cold Blue Music 2018)
La poetica del compositore americano Peter Garland è da sempre improntata a una idea di essenzialità sonora raggiunta con un lavoro di sottrazione volto a enucleare ed esaltare enunciati melodici e ritmici in un contesto di stasi armonica. In questa composizione per soli gong e tam-tam, affidati all’esperto percussionista William Winant, anche l’aspetto melodico-ritmico è sacrificato in funzione di una scarnificazione sonora che isola, come centro focale di tutte le sei tracce, la semplice alternanza di due battute, a formare una micro-melodia che, magicamente, ci fa entrare in un mondo espressivo onirico, estremamente rarefatto, in cui accade poco e molto lentamente, ma dal quale non si vuole uscire. Si tratta a mio avviso di uno dei lavori più vicini alla musica ambient da parte di Garland; una ambient raffinata, introspettiva, a tratti imperscrutabile, come il sottotitolo (Inscrutable Stillness Studies) del brano sembra suggerire.
Voto: 6
Filippo Focosi