(Wallace Records/Audioglobe 2003)
Nell’ambito della serie “PO BOX 52” – risultato finale dei meditabondi ascolti dei “demo” arrivati alla Wallace Records: i più meritori hanno avuto a disposizione circa 15 minuti in questi sei “split-CD”, ciascuno ospitante quattro gruppi – questo secondo “volume” ha ospitato le elucubrazioni strumentali degli Slope, presumibili toscani, dei Tanake, sardo-fiorentini, dei Rebekah Spleen, ed infine de Il Cane Celeste, probabili conterranei dei primi.
Si accennava poco fa alle “elucubrazioni strumentali” delle sovracitate formazioni: difatti il filo rosso che attraversa questi quattro progetti è la complessa varietà delle trame strumentali – un fenomeno che ha innervato molti suoni sotterranei della penisola e non solo, assumendo l’omnicomprensiva definizione di “post rock” – e l’assenza di voci (che non siano i “fantasmi nipponici” campionati di Tokio dei sottili Slope e del monolite – uno e trino? – dei Tanake, che ingloba nei suoi 17 minuti e 16 secondi anche registrazioni delle “news” di radio B92 di Belgrado); quattro gruppi che si intersecano perfettamente nel rielaborare sonorità progressive (ovvero Canterbury e Rock In Opposition) e post (“post punk”, “post rock”, “post jazz”, “post tutto”…) con sensibilità ombrosa e finanche notturna (perfetta esemplificazione di quanto appena affermato sono le tracce 5 e 6 – Wasabi e Ginger – affidate ai Rebekah Spleen). Magari – è il caso dei già citati Tanake – le tenebre si fanno a volte minacciose ed inquietanti; invece Il cane celeste mette in scena un crepuscolo più astratto, intellettuale.
Non c’è che dire, Mirko Spino sa riconoscere la buona musica.
Contatti:Slope slope@libero.it
Tanake www.tanake.net
Rebekah Spleen gioele.valenti@virgilio.it
Il cane celeste ilcaneceleste@mail.com
Voto: 7
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