(NH-N Records 2004)
Nonostante non mi aspettassi molto da questo EP (il brutto presentimento dell’ascoltatore), devo dire che mi sbagliavo di grosso; ma andiamo per ordine.
Gli italiani Nitrojuice in 20 minuti di EP ci presentano sette pezzi che per quanto non terribilmente orecchiabili o tecnici, si fanno ascoltare con gran piacere. I quattro se la cavano con una scioltezza davvero sorprendente, con il loro punk con sferzate rock (o viceversa) che picchia senza fare mai troppo male.
Quindi peccato davvero per una produzione che tende veramente troppo a smortire la batteria e i bassi in generale, come a voler dare ai Nitrojuice quanta più leggerezza possibile negli arrangiamenti. Il problema è che di momenti leggeri non ce ne sono poi tantissimi, anzi direi pochi, quindi effettivamente si sente il bisogno di potenza che rimane, ahimè, disatteso.
E ripeto peccato, perché l’EP merita davvero di essere ascoltato con attenzione e se non fosse per qualche momento poco convincente (specialmente a metà dove ci si perde un po’), avrei alzato il voto molto volentieri.
Pezzi strumentali come il finale di Soda e i cambi di velocità in 20 Seconds Alone And Domino’s Theory non possono che convincere della bontà del gruppo. Da non sottovalutare neanche i testi introspettivi ma mai troppo banali e una voce che ricorda un po’ quella di Justin Sane riuscendo quindi anche a giovare della produzione leggera.
Insomma se riuscite a chiudere un occhio sul fatto che è impossibile ascoltarli a volume alto, direi che potete alzare un voto e prendervelo immediatamente; altrimenti il classico pensierino è d’obbligo.
Voto: 7
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