Lush Rimbaud ‘Six Fresh Songs’

( autoproduzione 2004)

Recentemente volati in terra d’albione per far conoscere ai “fratelloni” inglesi il loro suono, i Lush Rimbaud tornano a far parlare con questo dischetto veloce veloce composto da sei freschissime canzoni.
Six Fresh Songs è un melting pot in cui si fa sintesi di molteplici generi: post-rock, lo-fi, emo, indie-rock (ovviamente) e chi più ne ha ne metta! Un calderone da dove emergono episodi interessanti che tracciano nuove parabole sonore per i quattro di ancona: Kobayashi Cup ricorda i June of 44’, atmosfere abbastanza quadrate, strumenti ipnotici capaci di catturare ritmo e animo.
The Tuna Song, ultima traccia del lavoro, dimostra una convergenza di stile verso i Red Worms’ Farm ma non si tratta di plagio, quanto la sperimentazione su di un territorio comune ad entrambe le bands.
Remember Sammy Jenkis è un vortice rabbioso di brontolii, che in un finale notevolmente tirato, esplodono su se stessi contorcendosi tra le urla di Tommaso Pela(voce e chitarra).
Cosa dire….speriamo in 10,100,1000 dischi del genere!!!!!!!!I Lush ci sono!

Voto: 8

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