(Gammon / Wide 2004)
Poco da fare. Uno come Daniel Johnston non può che suscitare una smisurata simpatia nei suoi riguardi. Un tipo strambo, genialoide, e ciccione che vanta nel suo curriculum vitae problemi con la giustizia (arresto ben due volte negli anni ‘80), disturbi mentali vari (è un grande “frequentatore” di cliniche psichiatriche) e inadeguatezza costante alla vita. Le sue canzoni (canzoni??) riflettono direttamente il dramma esistenziale e l’animo pazzoide e ironico di Daniel. Dai primi anni ’80 ha registrato praticamente in totale solitudine (!) una cosa come 28 album (!!). Di cui moltissimi sono stati auto-prodotti su cassetta e registrati nella camera da letto di casa sua. Assurto a icona indie e artista di culto indiscusso, vanta estimatori eccellenti e ben più famosi di lui come testimonia questo disco tributo. Dato il personaggio naturalmente non si tratta di un “normale” disco tributo, dato che nel primo cd ci sono le cover e nel secondo specularmente le stesse canzoni originali pescate in lungo e in largo dal suo repertorio. Si potrebbe parlare quindi di un disco di cover unito a un “best of” se non fosse che tale tipologia sia completamente fuori luogo per un tipo off come Johnston.
Lo-fi come necessità di vita: fruscii, chitarre scordate, stonature, voce iper-indolente sono gli elementi che compongono le sue sghembissime “pop-songs”. Come se si fosse materializzato il peggior incubo dei Beatles. Splendidi i testi, tutti riportati e corredati da disegni nella sezione interattiva del cd assieme al video cartoonesco di Rock This Town non meno bello. Tra il cast mostruosamente stellare che rende omaggio al nostro c’è gente del calibro di Bright Eyes, Eels, Mercury Rev, Teenage Fanclub, M. Ward, Vic Chessnutt (un altro che in quanto a sfighe e sofferenze la sa lunga), Beck, Gordon Gano e altri ancora. A spiccare su tutti comunque sono Tom Waits (perché la classe è classe), Flaming Lips coadiuvati da Sparklehorse (sicuramente tra tutti il più affine a Johnston) e Death Cab For Cutie che sanno bene come valorizzare una canzone altrui.
Questi due dischetti costituiscono semplicemente il miglior modo per avere rapporti ravvicinati con l’alieno indie Daniel Johnston!
Voto: 8
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