(Autoproduzione 2004)
Finalmente un gruppo che esprime a pieno il termine più adatto a questa epoca: nichilismo.
Duo milanese composto da batteria/voce, pianoforte/tastiere alla loro prima prova pubblica.
Innanzi tutto, ci tengono a far sapere, che la loro non è proprio una band, ma un progetto artistico in continua evoluzione e, come dice bene il loro sito, sono attenti a non intaccare il mondo con la propria presenza.
Ora, veniamo alle canzoni. L’album si compone di 12 tracce. I temi trattati sono i più svariati dall’amore incompreso, alla sofferenza animale. Il cantante ricorda, in alcuni momenti, Dave Gahan, con una buona dose di voglia “da farla finita”. Per quanto riguarda la musica è piuttosto scorrevole, si passa da ballata noir fino ad arrivare ad un quasi sfiorato jazz-core, per poi passare ai sfarzosi anni 80. I suoni sono molto minimalisti, con una unica eccezione la canzone La Coscienza ha un sottofondo di chitarra. Insomma, non per tutti.
Voto: 9
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