(Cut/Dense/Fringes 2004)
‘For The Time Being’ documenta due rare esibizioni di John Hudak targate
entrambi 2003.
La prima registrazione ce lo presenta in coppia con Jason Kahn in occasione dell’audio
installazione dello stesso Kahn intitolata “Winter” presso la Diapason
Gallery in quel di New York.
Nella seconda invece lo vediamo agire in coppia con Bruce Tovsky al Roulette Festival
Of Mixology sempre a New York.
Nella sessione Hudak/Kahn i due si confrontano in un dialogo al laptop che lascia
sbalorditi per la ricchezza ritmica esibita sottotraccia, flebili vibrazioni che
si innestano in un magma sonoro pacifico, risonanti lontane frequenze percussive
filiformi; evocativo e sottilmente carico di bassi appena sporcato da scorie
più propriamente riconoscibili come digitali.
Sublimi field recordings che solcano lo spazio e ticcheggianti oasi di
stasi ipnotica; mirabile in tutti i sensi.
Texture granulose e compatte, deliziose nel loro vagare stranito che rinfrancano
chi è dedito ai piaceri e dolori di certa impro.
Nella seconda traccia i due Hudak/Tovsky duellano maneggiando due chitarre trattate
che delineano un universo sonoro che si snoda lungo scale minimal melodiche
e più decisi arpeggi ossessivi che svelano un possibile altro modo
d’intendere certi materiali.
Da qualche parte nel cervello ronza l’idea di un possibile accostamento con certi
rarefatti attimi di scuola Cold Blue.
Rispetto alla valanga ottusa di dischi del genere che oggi invadono il mercato
sicuramente una boccata d’aria fresca.
Astratta piccola poesia.
Voto: 8
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