(Wallace / Audioglobe 2004)
La quinta uscita della Mailseries Wallace vede la collaborazione tra Mattia Coletti (Sedia, From Hands) con un altro A Short Apnea, Fabio Magistrali (dopo il progetto Polvere con Xabier Iriondo), già produttore del lavoro d’esordio dei Sedia stessi.
In realtà i due, come spiegato dagli stessi al termine del minidisco, non hanno mai suonato insieme, ma il lavoro è nato da un reciproco scambio di registrazioni completate vicendevolmente (Mattia percussioni e strumenti a corde, Fabio voci, organi e missaggi), una via da seguire come esempio per chi non suona in un tradizionale “gruppo”, date le immense possibilità creative che offre.
I quattro brani contenuti disegnano paesaggi sonori appena abbozzati, leggeri e dai toni fortemente emotivi frutto di chitarre trasparenti come acquerelli che lasciano intravedere trame di suoni e rumori scomposti in sottofondo, tendenti via via ad affiorare in superficie (Life in circular Julies); ma anche di pulsazioni e battiti elettronici dalle tinte più scure e inquietanti, tra le quali si fanno largo voci spettrali e venti gelidi (Dismembering November e Mid January’s Hat) ad annunciarci che siamo nel bel mezzo dell’inverno; per poi tornare alla quiete sonora con la primavera di In March we trust.
Un lavoro sperimentale sì, ma gradevole e originale, fortemente intimista e, come dice il nome, una sorta di cappello per proteggere l’anima dal freddo di 61 inverni d’età.
Voto: 8
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Autore: alealeale82@yahoo.it
