David Stalling/Anthony Kelly ‘Small Audience’ DVD


(Aphasia Records 2004)

David Stallin è un compositore di origini germaniche che dal 1996 vive in Irlanda; dopo una serie di studi sul design ambientale e il teatro musicale studia composione e lavora con Pervez Mirza, John Buckley, Martin O’Leary e James Wilson fino ad approdare alla conduzione dell’ensemble di musica contemporanea EAR, acronimo di Electro Acustic Revue, in cui vi appare anche nelle vesti di perfomer e cantante. Attualmente lavora alla creazione di film musicali con Don B. Ray dell’ UCLA, nella parte di un programma chiamato Screentraining. Anthony Kelly è un videoartista di Dublino che si esibisce regolarmente nei festival di cinema sperimentale in giro per le gallerie d’arte di tutto il mondo. Insieme curano la realizzazione di questo DVD intitolato ‘Small Audience’ che esce per la Aphasia Recordings di Dublino in tiratura limitata di cento copie. All’interno quattro brevi pezzi audio visuali della durata di qualche minuto ciascuno che ci mostrano istantanee del pensiero/condivisione dei due artisti. In Reheat i due usano immagini/scatti riprese/i da visioni televisive oniriche e stranianti che si dissolvono e ricreano nuove visioni, accompagnate da un sottofondo di musica concreta o per meglio dire disturbo solido; in Sweetwater un pastiche di oggetti ottici ritrovati come dei fiori insieme a suoni uditi decomposti e riassemblati si alternano in istantanee di allucinazioni oniriche a seconda che il suono si avvicendi all’immagine e viceversa. In Kasualitat viene esplorata l’idea di ripetizione e di sincronia, di dissociazione tra suono e visione utilizzando un’immagine fissa su una cassetta audio che si avvia e si blocca mentre il suono che accompagna le varie fasi dell’immagine viene gradualmente sfalsato e impedisce l’associazione del suono al gesto visivo; nell’ultimo e a mio giudizio il migliore Different Shine l’immagine continua di un video malfunzionante accompagnata da un pachwork sonico disturbante rimanda immediatamente a visioni videodroniche di attesa mal soddisfatta. Dei quattro mentre i primi due sono blandamente coinvolgenti e poco convincenti gli altri due e specialmente il quarto si rivelano interessanti ed ulteriormente rivedibili.

Voto: 7

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