(Recycled Music 2004)
I Bonora sono un postrock evoluto, nonostante nel foglietto a dir troppo esplicativo della Recycled Music si prendano esplicitamente le distanze da questa che, nonostante un decennio sulle spalle, continua ancora ad essere più precisa dei suoi storpiamenti.
Ma comunque non e’ tutto, visto che su un timbro definito e regole ormai impostate si puo’ giocare più facilmente.
La continuità dell’ album è nascosta, la batteria marziale e le chitarre mogwaiane della parte iniziale fanno solo da copertura all’ atmosfera psichedelica e un pò macabra.
Ma soprattutto a partire da una metà ideale la sperimentazione diventa più libera con improvvisazioni di cassa, rumori che stridono e sospetti di presenza umana in una stanza quasi vuota. La saga dei suoni ricercati e rimbombanti, poi evolve in una lenta conclusione, immersa in lamenti lontani, echi e delay. L’ ultima traccia porta a galla i suoni i suoni sintetici che non si erano disdegnati per tutta la durata dell’ album nel definitivo spegnimento in un minimalismo basso e ripetitivo.
Voto: 7
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Autore: ambra.g@gmail.com