(Bip-Hop/Wide 2005)
Una delle maggiori peculiarità di una label come la Bip_Hop è quella di offrire al pubblico una visione a 360 gradi sul suono digitale contemporaneo. Nel caso del nuovo disco di Iris Garrelfs ci si allontana notevolmente dagli standard consueti delle produzioni elettroniche, aprendo nuovi possibili sentieri da percorrere. Trattassi di un suono che non ha poco o nulla a che fare col cibernetico, un suono caratterizzato prevalentemente da voci processate che si alternano dentro atmosfere cupe e alquanto scarne ma sempre ad altissimo tasso emozionale. Un susseguirsi di visioni ed ambientazioni buie, voci femminili per canti malinconici e talvolta sinistri, campioni modulati e variamente elaborati che, in un clima di abbandono da limbo, apriranno le porte a tetri ma suggestivi scenari, inaspettati per il genere. Notevole la sensibilità anche per le costruzioni prevalentemente generative, che mettono questa giovane artista tra le realtà più innovative e promettenti per il prossimo futuro. La traccia video è la ciliegina sulla torta.
Voto: 8
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