(Sonore 2005)
Prendete un frullatore di quelli che solitamente si vendono in promozione da Lidel, compratelo con gli ultimi spiccioli del vostro portafoglio dopo aver tentato inutilmente di rubarlo. Portatevelo a casa e mandatelo al massimo cercando di ottene il punto di fusione dell’apparecchio inserendoci per la preparazione un pezzo di legno lavorato a mano. Filtrate il tutto e registratelo con un mangiacassette della prima generazione, di quelli che andavano scambiati con fonovaligie da 8 pollici se fosse mai esistito. Sedevi sul divano e riascoltate il tutto. Siete vicini a quello che il portatile ha fatto uscire dalle casse appena inserito questo cd. Un folle progetto di una comune di 5 elfi giapponesi chiamati Satanicpornocultshop e indicati: Ugh alle cianfrusaglie elettroniche e ai tentacoli spaziali, Meu-meu allo scacciapensieri e alle marionette, Lisa alla voce e al boa di stoffa rosa, Es alla pipa indiana e alle registrazioni sul campo di Marte e ultimo Vinylman ai piatti (da lavare) e allo scansafatiche (esiste?). Un ensemble cacofonico ma incredibilmente gradevole di ripescaggi house, vocalizzi glitch and pop e stonature a i limiti del buon gusto sonico che si alternano, si sovrappongono senza chiedere il permesso e saturano il paesaggio sonoro di chi era abituato a quiete e placidi note separate le une dalle altre. Un progetto che certamente rende omaggio al vate John Oswald e alla sua opera omnia ‘Plunderphonic’ (cercare immediatamente!), ai grandissimi Negativeland (anche questi e subito) e che ridicolizza il suono per il suono ma che riesce bene a non dire quello che tenta di dire, che crea un pathworck acustico ostico e diagnostico, ma ben riuscito e piacevolmente necessario per credere che ancora si può essere confusamente frivoli e piacevolmente inconcludenti. Euiva Euiva.
Voto: 8
Link correlati:Sonore