(Aim Records 2005)
Gran bel disco corale questa uscita del bassista norvegese Mats Eilertsen.
Umido e grondante umori cool, suadente e notturno; mai pretenzioso.
Il basso spinge con tutta la sessione ritmica (Thomas Strønen) verso derive
di matrice Mingus ed Haden, la sezione fiati innerva il tutto con
umori Coltrane.
Su tutto una opalescente sensazione di raccoglimento interiore.
Molto bello l’incedere svagato dei primi due pezzi, sapori screziati di
oriente, leggere influenze etniche; deliziosi incroci fra basso e violoncello
(Ernst Reijseger; bravissimo!).
Su tutto un profondo senso di dolce malinconia autunnale incantevole.
Nonostante la sua giovane età (1975) Eilertsen dimostra un’invidiabile
asciuttezza compositiva alternando soluzioni d’insieme nervose
e scattanti ad attimi solisti costantemente caratterizzati da un forte
trasporto emozionale.
Un’affascinante sensazione di caldo sragionamento, ascoltate
l’oppiacea Oasis con il suo continuo rimando a terre lontane (Africa?).
Bello ma proprio bello!
L’unico rischio per il futuro può forse esser quello che queste deliziose
miniature ombrose si trasformino per eccesso di grazia in situazioni
troppo soft (fusion per dirla tutta).
Profondamente Noir, come inseguire l’ultimo autobus notturno sotto
la pioggia.
Una rinfrescante tisana dopo slavine free.
Ottimo.
Voto: 8
Link correlati:www.aimmusic.no