Terre Thaemlitz ‘Trans-Sister Radio’


(Grain Of Sound/Base Recordings 2005)

Radio-dramma elettroacustico commissionato dalla radio tedesca Hessischer Rundfunk.
“Trans-Sister Radio” è opera ferocemente polemica ed ironica
sul tema transgenderism e migrazione planetaria.
Attraverso una sequela di acute osservazioni dell’autore stesso e ad una serie
di interviste ad operatori del settore, si delinea in maniera tangibile; una visione
globale di totale inconsapevolezza se non di vera e propria ignoranza riguardo
lo spinoso tema identità.
Thaemlitz pone domande alle quali la risposta sovente si riduce ad un imbarazzato
silenzio (accompagnato probabilmente anche da un leggero senso di fastidio)
che la dice lunga sulla visione collettiva rispetto ad una problematica del genere.
Si viene cosi a delineare un paesaggio polemico ed anche involontariamente
umoristico che ad un attento ascolto scuote notevolmente (ascoltare alcuni passaggi
per credere).
Una serie di interferenze elettroacustiche frammentarie sparse lungo tutto il
percorso alleggerisce e rende più digeribile il tutto.
Da tenere a mente che alcune porzioni di questa opera confluisce nel suo (ideale
ed egualmente complicato) gemello “K-S.H.E.”.
E fino a questo punto tutto bene.
I problemi insorgono se non si possiede un’ottima conoscenza della lingua inglese,
il tutto allora si riduce ad una serie di 23 mattonate sui denti che non
possono far altro che indurre l’ascoltatore a maledirsi e versare lacrime amare
per l’incauto acquisto appena effettuato.
Obbligato e consigliato dunque l’ascolto prima di aprire il portafoglio per non
incappare in spiacevoli incomprensioni di carattere personale con l’autore (un
sentimento d’odio manifesto); se poi proprio si vuole procedere a scatola chiusa
senza prestare ascolto alle mie sciocche parole problemi vostri.
Per tutti gli altri, prestare un orecchio a questa serie di invettive gentili
che affrontano il tema della soggettività (realisticamente
antagonista questa altrochè!) nei confronti di una cultura che tende
ad eliminare questo criterio in virtù di un’omologazione generale può
essere salutare nello sviluppo di una visione critica ed autonoma.
Che poi tutto questo germogli nei verdi campi dell’elettroacustica non può
che farci piacere, dare senso al vuoto totale (concettuale) che affligge (spesso)
il panorama; non può che essere salutato con piacere.
Comunque; occhio (nonchè orecchio).

Voto: 6

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