(Morr Music/Wide 2006)
Musica da cinema. Si potrebbe chiudere il discorso in questo modo ma sarebbe riduttivo per questo ensemble di matrice teutonica che a vedere dal live sembrano anche dei buontemponi (all’inizio il cantante si cimenta in un numero da cabaret che fa sbellicare il pubblico…peccato che sia ovviamente e rigorosamente in deutsch).
Siamo al cospetto di una band che principalmente con un jazz venato d’alettronica ma che di volta in volta inserisce altri elementi pescando qua e là dalla musica afro, dub, avant soprattutto, ecc.
Uscita anomala con un solo lungo brano su cd e dvd molto ricco comprendente tre video e il live appunto.Tusovaska Dub è il primo video e si muove tra rumorismi, immagini sgranate e ipnotiche linee di basso. L’atmosfera è piuttosto malsana e mi ha fatto venire in mente un possibile punto d’incontro tra Bad Taste e Texas Chainsaw Massacre con regia volutamente “povera” e finale che si concede ad un gore low-cost.
‘Revolution’ – video d’animazione- (metterei come sottotitolo Supermarket Pop-Art )…le atmosfere sono più “stilose” e molto più rilassate. Fra il risotto di Mao, leguminacee Chuck D, il detersivo Guy Debord e i fagioli Che Guevara ci guidano tra gli scaffali di questo improbabile supermarket post-moderno mentre delle bestiole scorazzano danzanti con il loro tour bus.
‘Yolanda’: altro video di animazione. Un grattacielo e le sue finestre con le sue luci. Atmosfera meno rilassata e ironica del precedente. A livello musicale si va sul jazz minimale con un caldo pianoforte che sembra uscito dagli anni 50 e fiati che richiamano i Notwist.
OBSERVING SYSTEM (Concerto) : Musica da cinema si diceva…soprattutto da film noir come il primo pezzo che ci trasporta in atmosfere fumose tra percussioni tribali e un malinconico sax. Roba per Philip Marlowe che di spalle si incammina al crepuscolo verso la sua dimora dopo Un Lungo Addio…poi però un improvviso crescendo porta la mente ad un Gene Hackman solo nella sua stanza di paranoie e ossessioni ne La Conversazione. Pezzi che richiamano il poliziesco italiano anni 70 e le Perdute Strade lynchiane e quel jazz d’avanguardia proposto da Pullman. Il tutto avanti per un unico flusso di musica a cui mancano solo delle immagini adeguate sullo sfondo.
L’unico traccia presente sul cd segue queste coordinate con l’improvvisazione a fare da padrona. Si comincia con un organo simil-liturgico, poi l’atmosfera si fa molto fumosa grazie a tromba e sax che ci trasportano indietro nel tempo…è un lungo viaggio fatto di numerosi dedali da percorrere a occhi chiusi lasciandosi imprigionare dal magnetismo della musica.
Voto: 8
Link correlati:TiedAndTickledTrio Home Page
Autore: leonardzelig@tiscali.it