Post Contemporary Corporation ‘Gerarchia Ordine Disciplina’


( MCL/Misty Circles/Old Europa Cafe 2006)

Le fonti d’ispirazione di questo “Gerarchia Ordine Disciplina” si sentono tutte. Ma tutte davvero. Quei Disciplinatha e quei CCCP che sono nei geni degli autori di questo disco spuntano in continuazione. Così come è evidente che il disco suoni in una maniera tale da ricordare esperimenti, per quanto felici, già sentiti. Offlaga Disco Pax e Massimo Volume su tutti. Insomma, né per la sfrontatezza dei testi che per la fusione testo musica l’album dovrebbe dimostrare niente di che. Anzi, tutta questa spudoratezza nelle liriche, tutto questo desiderio di andare oltre, di stupire, di disorientare, alla Freak Antoni/Skiantos per capirci, dovrebbe ben risultare trito e noioso. Come avrete notato uso il condizionale, che mai come in questo caso è d’obbligo. Perché questo disco invece si ascolta che è un piacere. Persino un reprise storico scontato come il musicare il manifesto del Futurismo di Martinetti suona davvero bene. In sostanza la fusione strumentale ed elettronica, che di per se non brilla per originalità, è piacevole. Quel che voglio dire, in maniera chiara, è che i pezzi sono belli. Cioè tutte le melodie, i riff, le commistioni sono ben fatte, rimangono in testa, non perché banali ma perché taglienti, convincenti, efficaci. Lo stesso vale per le parole e l’uso, più o meno canonico, che se ne fa nel disco. Gli eccessi passano assolutamente in secondo piano, lasciando il posto all’aspetto poetico dei significati del testo. Profondo quanto forte, ma non tanto perché scandalizza, quanto perché è facile ritrovarsi in quel che la voce di Zekkini, ammaliante con quei suoi toni improbabili e la sua erre moscia, narra di volta in volta. In sostanza questo disco è bello per motivi quasi opposti, nella mia visione, rispetto a quelli dalle note di presentazione propagandati. Finitemi Con Un Proiettile di Platino o Profilo Impassibile, o ancora Tumulto Finanziario, sono semplicemente bei brani. Non novità distruttive dell’animo di chi ascolta. Che comunque, per quanto mi riguarda, non è davvero poco. Da assaporare.

Voto: 8

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Autore: emmenne76@tele2.it