Shape ‘Come With Me’


(Shape Production 2006)

Internauti prendete nota ascoltando questo disco: avrete indicazioni più che sufficienti su come si possa realizzare in modo maldestro e volgare un progetto, sulla carta, intellettualmente molto affascinante. Il duo di produttori C: e D: (quando si dice l’originalità) che si cela dietro il nome Shape, si pone come obbiettivo, infatti, di trasporre in musica le sensazioni che si provano di fronte ad un paesaggio, ad una fotografia, o che emergono dalla lettura di un libro. E proprio un libro è il punto di partenza di questo “Come With Me”, lavoro contenente un brano, due remix ed un video e che dovrebbe anticipare l’uscita di un LP vero e proprio: l’idea alla base del lavoro è quella di trasporre in musica il romanzo di Michel (e non Michael, come erroneamente scritto nel comunicato stampa che accompagna il CD) Faber, Sotto La Pelle, “raccontando” impressionisticamente, per così dire, il fantastico cammino di Isserley, la protagonista della vicenda.
Fin qui, tutto bene: anzi, l’ascoltatore si frega le mani al pensiero di ciò che l’aspetta, e quasi non gli pare vero di confrontarsi con un prodotto che cerca di stendere un ponte tra letteratura “alta” e elettronica, la musica moderna per eccellenza. Senonchè l’ascolto di Come With Me rivela impietosamente tutta la pochezza intellettuale della realizzazione: il brano è un banalissimo dance-pop che scopiazza, tanto nella musica che nel cantato, Mrs. Ciccone, in arte Madonna (non propriamente un genio). L’aderenza al modello formale è tale che si sfiora quasi la parodia involontaria.
Peggio, se possibile, fanno Claudio Basile remixando Come With Me (otto minuti e mezzo di pura noia house) e S-umiez con Unforgettable, che se non altro ha il pregio di durare la metà.
Piatto e banale, modellato sull’elettronica più commerciale e corriva, “Come With Me” è il classico disco di cui nessuno sentiva il bisogno e di cui si poteva tranquillamente fare a meno. Pollice verso, e senza rimorsi.

Voto: 2

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