(Young American Recordings/Cooking Vinyl 2006)
Pur avendo nel frattempo dato alla luce già un e.p. e due album, tanto nella madrepatria quanto nel resto d’Europa gli inglesi South sono stati sino ad ora letteralmente ignorati, diventando, invece, un gruppo di culto negli Stati Uniti, dove, nel corso degli ultimi tre anni, si sono esibiti regolarmente dal vivo, arrivando di recente ad aprire per gli Strokes. ‘Adventures in the underground journey to the stars’, il loro terzo lavoro sulla lunga distanza (dopo debutto ‘From here on in’ del 2001 e il succesivo ‘With the tides’ del 2003), licenziato durante la scorsa primavera dalla Young American Recordings di New York, è stato fino a poche settimane addietro disponibile solamente sul mercato americano, e soltanto ora viene pubblicato su queste sponde dell’Atlantico dalla Cooking Vinyl.
Tutto questo a dispetto dell’essere il sound proposto dai South assai accattivante per la sua varietà, avendo nel corso degli anni attinto a britpop, elettronica, new wave e dreampop, passando dalle ballabili tracce upbeat dai contorni sintetici di ‘From here on in’ alle composizioni contemplative e cariche d’atmosfera di ‘With the tides’.
Dato tale carattere variegato e mutevole della loro musica, non poca era la curiosità in vista dell’uscita di ‘Adventures in the underground journey to the stars’ e, in effetti, bisogna dire che le novità non mancano.
Mentre tracce dell’album precedente rimangono in Shallow, brano di apertura, A place in displacement e What holds us, la band si è per il resto decisamente lasciata alle spalle sia i toni morbidi e pacati di ‘With the tides’, sia la componente elettronica degli esordi (che riaffiora in misura contenuta solamente in Safety in numbers), con il ricorso invece ad una sezione ritmica “vera”, molto robusta e dal passo alquanto sostenuto, e a chitarre ora molto groovy, ora affilate, penetranti e più o meno velatamente garage.
Il risultato è un disco senz’altro più pop, nel senso tradizionale del termine, rispetto al passato, con molte eco sixties, che tuttavia iesce, nel complesso, ad evitare di inserirsi semplicemente e banalmente nel filone britpop.
Pur essendosi per l’ennesima volta reinventati, in questa occasione, forse, i South non hanno osato nella misura alla quale ci avevano abituati. ‘Adventures in the underground journey to the stars’ rimane comunque un disco la cui qualità si pone decisamente al di sopra della media e, che, speriamo, procurerà ai Nostri il riconoscimento che meritano, anche con l’ausilio di un’etichetta rinomata qual é la Cooking Vinyl.
Voto: 7
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Autore: a.crestani@yahoo.com