(Synaptic Records / Alveran Distribution 2006)
Deathcore… metalcore… tutte definizioni che ai Crowley’s Passion in teoria starebbero a pennello, eppure non è proprio così facile etichettarli e metterli via.
I quattro tedeschi ormai si son fatti un nome sulla scena, nati nel 1996 con il nome ‘Fall-out’ che hanno cambiato nell’attuale CP tre anni dopo; grazie, poi, a tre demo sono riusciti a farsi notare come stella nascente dell’hardcore europeo.
E senza dubbio il loro album di debutto “In My Blood” conferma quanto di buono avevano fatto sentire in precedenza: è un album secco, violento eppure speranzoso e quasi romantico, perlomeno a giudicare dai testi molto concentrati sui valori che l’hardcore dovrebbe trasmettere.
In questo senso la traccia di punta è chiaramente Home Is Where My Heart Aches, un pezzo liricamente piuttosto sentito ma percorso dagli stessi riff potenti che si trovano nel resto dell’album (come in Drown Or Be Drowned).
Forse sì, il materiale tende un po’ alla ripetitività, sensazione supportata dai non troppi cambi di ritmo e dalla mancanza di un qualsivoglia assolo tecnico che possa spezzare.
Ma ciò non toglie che In My Blood siano 40 minuti di ottima qualità, niente di grandemente originale o nuovo per carità, basta contentarsi.
Quel che emerge è che i Crowley’s non suonano di sicuro come una band che si accontenta, quindi penso che non mancheranno di stupirci con un’eventuale evoluzione del loro sound.
Voto: 7
Link correlati:Myspace della band