(Autoproduzione 2006)
Dopo l’esordio discografico di “Con Una Macchia D’Asfalto Sul Viso”, datato 2004, e la partecipazione ad una serie di compilation (tra le quali un disco-tributo a Syd Barrett), ritornano i Nonmipiaceilcirco, trio composto da Matteo, Paola e da un misterioso DJ inglese (di più non ci dicono le note stampa ed il sito web della band).
“La Solita Giornata Felice” è una raccolta di scarne ballad arrangiate per piano, batteria e voce (con qualche spunto elettronico), in bilico tra malinconia e rabbia rock. Il nome che viene in mente più rapidamente è quello dei Dresden Dolls, ma della band di Amanda Palmer e Brian Viglione i nostri non hanno la passione per il cabaret di Brecht-Weill e il piglio punk-hardcore (e, spiacente, neppure le canzoni). Al di là dei paragoni, comunque quasi sempre fuorvianti, all’interno della scaletta si distinguono Farfalline Leziose, una nenia infantile dalle tinte inquietanti che si accende nel finale; Mondo Rimbalza Club, che ripropone in vesti più scarne e minimali l’alienazione discotecara dei Subsonica; Vegetable Man, una cover di Syd Barrett in salsa techno-rock (Liam Howlett docet) con tanto di coda punk. 5 In Punto vanta, per contro, cadenze da mantra sinistro; chiude il disco il decalogo funebre di Onoranze Lugubri.
Tanto per non tirarla troppo per le lunghe, “La Solita Giornata Felice” è un buon disco, in cui i Nonmipiaceilcirco dimostrano di avere ottime idee e talento sufficiente per metterle in pratica. Quello che dispiace è la qualità di registrazione davvero molto bassa (le canzoni sono state catturate in presa diretta tramite un laptop) e dei testi non sempre all’altezza delle musiche. Aggiungessero qualche chitarra, poi…
Voto: 6
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