Andrea Volpini ‘Tutti i santi giorni’

(Autoprodotto 2007)

Andrea Volpini è uno di qui pochi cantautori che vive l’arte come una vera e propria passione, piuttosto che come una professione, dato che nella vita svolge l’attività di operatore della riabilitazione psico-sociale. Con “Tutti i santi giorni” il cantautore perugino pubblica il suo secondo lavoro, firmato a suo nome, dopo “La camicia delle grandi occasioni” del 2000, continuando con il suo stile di puro jazz cantautorale. Le storie descritte con molta efficacia da Volpini sono quelle della quotidianità, di persone che provano a vivere la propria esistenza con dignità e con tutte le difficoltà del caso.
La capacità del perugino è quella di fare per ogni episodio un affresco non sempre con colori vivi, ma comunque molto efficaci e soprattutto densamente descrittivi. D’altronde, si sa, la verbosità è una caratteristica dei cantautori. Il jazz non domina in tutti quindici brani, dato che in alcune occasioni lascia il passo a delle marcette ( Al faro di Lampedusa e Nel mese di giugno, quest’ultima con testo del poeta Mario Luzi).
Il mulo della copertina è chiaramente una sua proiezione, dato che in “Sono un vecchio mulo” usa la metafora della bestia da soma, per mettersi a nudo, soprattutto per quanto riguarda la sua testardaggine. In questo cd sono diversi i richiami allo stile di Paolo Conte, soprattutto quello più accartocciato su se stesso, su tutte sicuramente spicca Dietro le scrivanie, così densamente popolata di malinconie.

Voto: 7

Link correlati:www.andreavolpini.it