(Black Hellvis 2007)
Giungono al secondo lavoro sulla lunga distanza, dopo ben cinque anni di pausa i senesi Stricklands. In questo lustro sono cambiate diverse cose: alcuni elementi della line up e soprattutto il sound. Se nell’esordio, omonimo, si dirigevano più verso il punk pop, in “Back on track” prediligono le sonorità più aspre di un punk, che sconfina tanto nel hard scandinavo tanto caro agli Hellacopters, quanto in un hardcore melodico californiano e vicino ai Social Distorsion.
Il loro punk, infatti, è spesso vibrante e quando spingono l’acceleratore a manetta è difficile distinguere tra hardcore e speedy blues come nell’infiammata Route 666. Tuttavia, oltre ad Hellacopters sono spesso ben evidenti i riferimenti alla loro grande passione: i Turbonegro nella carica di Money army. In Hitcher il quintetto toscano si lascia andare a rievocazioni da hardcore melodico, così come in Mrs. Harker (‘till the break of dawn) dove sembra di sentire un supergruppo formato da elementi di Social Distorsion e di Green Day e soprattutto dei loro padri spirituali, i fratellini Ramones.
Voto: 7
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